Alitalia, Calenda: "Gestita male, serve un piano industriale"
Il ministro avverte: non esiste che "le colpe ricadano sui lavoratori", e il presidente promette un intervento "forte e coraggioso"
La situazione di Alitalia ci dice che l'azienda "è stata gestita male".
A pensarla così è il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. "E' un'azienda - spiega - totalmente privata che ha problemi significativi di gestione. Non esiste che si parli di esuberi prima di parlare di piano industriale. Nessuna azienda si salva senza piano industriale".
Secondo il ministro le colpe della gestione di Alitalia "non devono ricadere sui lavoratori". Calenda ricorda inoltre che, essendo privata, il giudizio spetta agli azionisti, ma ribadisce che il governo non vuole sentire parlare di esuberi prima di parlare del piano industriale. "Se si pensa che il problema si risolva solo tagliando il personale significa che è un'azienda che non funziona".
Montezemolo: "Un piano in tre settimane" - Non ha tardato ad arrivare la risposta del presidente di Alitalia Luca Cordero di Motnezemolo, che assicura: "Fra tre settimane" ci sarà un piano "forte e coraggioso". Il progetto su cui già si lavora, ha precisato, "sarà ulteriormente rivisitato da un advisor industriale condiviso tra i due soci perché non deve essere solo dei manager ma pienamente condiviso da soci arabi e soci italiani". Rispettare i tempi "si deve", "è imperativo", ha detto. Sarà la base per un "costruttivo" confronto con governo e sindacati, "triangolo importante per affrontare in modo drastico e condiviso il modello di business".