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Accelera la crescita della Germania, ma ad aprile rallenta l'attività economica

La Bundesbank nellʼultimo bollettino economico prevede una crescita del Pil tedesco dello 0,7% nel primo trimestre, trainato da consumi e industria, ma giù lʼindice PMI ad aprile

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Stando ai dati contenuti nell'ultimo bollettino economico della Bundesbank - la Banca centrale tedesca – nel primo trimestre del 2017 il Pil della Germania ha registrato un'accelerazione della crescita rispetto ai tre mesi precedenti.

A trainare la locomotiva d'Europa sono soprattutto i consumi, legati ad un nuovo miglioramento del mercato del lavoro.

In particolare, nella nota della Banca centrale si legge che tra gennaio e marzo l'economia tedesca potrebbe aver registrato una crescita dello 0,7% (i dati definitivi verranno diffusi a maggio), accelerando rispetto al già positivo +0,4% registrato tra ottobre e dicembre del 2016.

Sostanzialmente, spiega la Bundesbank, “sia le rilevazioni a livello di fiducia che i dati giunti dall'economia reale, offrono un quadro positivo”. La fiducia delle imprese, ad esempio, misurata attraverso l'indice IFO, è cresciuta ad aprile rispetto al mese precedente, attestandosi a 112,9 punti contro i 112,5 punti delle attese e i 112,4 di marzo. L'aumento è legato in particolar modo all'indice relativo alle condizioni attuali dell'economia tedesca, passato da 119,4 punti a 121,1%. Leggermente al di sotto delle attese, invece, l'indice IFO relativo alle aspettative: 105,2 punti contro i 106 del consensus.

Bene anche la fiducia degli investitori, che ad aprile è salita a 19,5 punti dai 12,8 di marzo e contro i 14 punti delle attese, segnando un record dall'agosto del 2015. Lievemente in calo, invece, la fiducia dei consumatori, che scende a 9,8 punti dai 10 del mese precedente.

Il mercato del lavoro, come anticipato, si presenta in salute. Gli ultimi dati dell'Istituto di statistica tedesco, Destatis, parlano infatti di un calo del numero dei disoccupati, da 1,7 milioni di unità a 1,6 milioni, con un aumento degli occupati da 43,6 milioni a 43,9, e una conseguente crescita della popolazione economicamente attiva, da 45,3 a 45,6 milioni di unità. Il tasso di disoccupazione, secondo l'Istituto, è pari al 4,3%.

Dati incoraggianti giungono anche dall'industria. A febbraio (ultimi dati disponibili), la produzione industriale tedesca è aumentata del 2,2% congiunturale, con un risultato particolarmente positivo sia per le costruzioni (+13,6%) che per il settore manifatturiero (+3,8%).

Deboli, ma che indicano pur sempre una fase di espansione, invece le prospettive diffuse da Markit economics attraverso l'indice anticipatore dell'attività economica (PMI). Ad aprile l'indice composito è infatti risultato in calo a 56,3 punti dai 57,1 del mese precedente. Un risultato che sintetizza il rallentamento dell'indice Pmi manifatturiero, da 58,3 a 58,2, e quello dei servizi, da 55,6 a 54,7.