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Bce, Draghi: "Siamo pronti anche a misure non convenzionali"

Per uscire dalla crisi Francoforte potrebbe aggiustare la propria politica. "Le riforme sul lavoro degli Stati non sono più rinviabili", aggiunge il numero uno dellʼEurotower

mario draghi
agenzia

La Bce potrebbe usare "anche strumenti non convenzionali per salvaguardare le aspettative di inflazione nel medio-lungo termine". Lo afferma il presidente della Bce Mario Draghi sottolineando che la Banca centrale è pronta ad aggiustare la propria politica monetaria al di là del pacchetto annunciato a giugno. "La disoccupazione era già alta prima della crisi, le riforme nazionali per questo problema non possono più essere ritardate", ha aggiunto.

Per rispondere all'elevata disoccupazione "c'è bisogno di agire sui due lati dell'economia: politiche per la domanda aggregata devono essere accompagnate da politiche strutturali nazionali". E politiche sul lato della domanda "non solo giustificate dalla significativa componente ciclica della disoccupazione": nella situazione attuale i rischi del fare troppo poco pesano di più di quelli di fare troppo poco" mette in evidenza Draghi.

"Sul lato della domanda, la politica monetaria può e deve giocare un ruolo centrale, che al momento significa una politica accomodante per un periodo prolungato. Ho fiducia nel fatto che il pacchetto di misure che abbiamo annunciato in giugno dia una spinta alla domanda, e siamo pronti ad aggiustare ulteriormente la nostra politica. Abbiamo già visto movimenti nei tassi di cambio che potrebbero sostenere la domanda aggregata e l'inflazione, che ci attendiamo siano sostenute dalle divergenti politiche negli Stati Uniti e nell'area euro. Lanceremo il nostro primo Targeted Long-Term Rifinancing Operation a settembre, che finora ha generato un significativo interesse nelle banche" e gli acquisti di Abs contribuiranno ulteriormente a un allentamento del credito".

"Ripresa area euro è debole, pesa sul lavoro" - "I dati più recenti sul Pil confermano che la ripresa nell'area euro resta debole in modo uniforme". "L'incertezza sulla ripresa sta pesando sugli investimenti e sulla velocità a cui i lavoratori vengono assunti, sottolinea il presidente della Bce, Mario Draghi, intervenendo al forum di Jackson Hole. Preoccupa la disoccupazione nell'area euro perché una percentuale elevata è strutturale.