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"Costi quel che costi", a 4 anni dalla frase di Draghi ecco tutte le misure

Dallʼabbassamento dei tassi ai Qe, ossia lʼacquisto di titoli di Stato da parte della Bce, per contrastare la crisi. Lʼultima mossa di Draghi

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Sono passati quattro anni dalla frase di Mario Draghi "C'è da salvare l'euro, costi quel che costi", frase che è rimasta ben impressa nella storia dei mercati finanziari.

Da quel giorno il governatore della Banca centrale europea è stato apprezzato, ma anche contestato per le misure effettuate: dall'abbassamento dei tassi ai Quantitative easing. Ecco tutte le misure di Draghi anno per anno.

5 LUGLIO 2012 - La Bce porta per la prima volta i tassi di riferimento sotto l'1%, abbassandoli di 25 punti base allo 0,75%. E, per la prima volta, i tassi sui depositi scendono a zero.

26 LUGLIO 2012 - Draghi a Londra rassicura i mercati, la Bce intraprenderà qualsiasi misura a difesa dell'euro.

SETTEMBRE 2012 - Il presidente della Bce annuncia nel dettaglio l'Omt (Outright Monetary Transactions), lo scudo "anti-spread" che verrà portato di fronte alla Corte Europea dopo il ricorso dell'economista Markus Kerber.

2 MAGGIO 2013 - Draghi mette nuovamente mano ai tassi di interesse, altro taglio di 25 punti base allo 0,50%.

7 NOVEMBRE 2013 - In sei mesi Draghi aggiorna i record con un nuovo taglio ai tassi, che scendono allo 0,25%.

5 GIUGNO 2014 - Ancora un taglio e il tasso di riferimento scende allo 0,15%. Ma, soprattutto, per la prima volta i tassi sui depositi scendono sotto zero.

22 AGOSTO 2014 - Mario Draghi, da Jackson Hole, rassicura ancora i mercati dopo che alla crisi dei debiti sovrani si è aggiunto il rischio recessione: Francoforte, dice dal forum dei banchieri centrali, è pronta ad aggiustare la propria politica monetaria e ad agire a sostegno dell'economia anche al di là delle misure già annunciate in giugno, ossia l'acquisto di Abs e maxi-prestiti a lunghissimo termine e il Tltro dopo l'Ltro per garantire liquidità alle banche e di conseguenza alle imprese.

4 SETTEMBRE 2014 - ulteriore sforbiciata ai tassi, che scendono allo 0,05%. Quelli sui depositi al -0,2%.

2 OTTOBRE 2014 - Il presidente dell'Eurotower annuncia che la Bce ha dispiegato attraverso gli acquisti di ABS e covered bond, "misure potenziali fino a 1.000 miliardi di euro".

22 GENNAIO 2015 - Draghi lancia il Quantitative Easing, un programma di acquisto titoli da 60 miliardi di euro al mese dal marzo successivo per almeno 18 mesi.

9 OTTOBRE 2015 -
Il governatore della Bce si dice pronto, con un comunicato su Twitter in occasione del meeting Fmi a Lima, a "usare tutti gli strumenti disponibili" per rilanciare la crescita.

3 DICEMBRE 2015 - Ecco il Qe2. I tassi sui depositi scendono al -0,3%, gli acquisti di bond vengono estesi al marzo 2017, anche il debito degli enti locali ne entra a far parte.

10 MARZO 2016 - Arriva il Qe3. Il tasso di riferimento scende allo 0%, quello sui depositi al -0,4%, gli acquisti di bond salgono a 80 miliardi al mese e ne faranno parte anche quelli di società con rating "investment grade". E il limite di acquisto della singola emissione sale dal 33% al 50%.