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Bimbi disobbedienti? Ecco quattro trucchi per farsi ubbidire

Strategie per prendere in mano la situazione con i piccoli di casa

Premettiamo che con i bambini è vietato generalizzare e che, purtroppo e per fortuna, non esiste un modo universalmente efficace per farsi ubbidire.

È anche vero che non è auspicabile avere bambini-soldatino in casa, così come l'anarchia assoluta sarebbe da evitare. Anche questa volta, vincono il buon senso e una sana via di mezzo. Perché un bambino comprenda l'importanza di una richiesta genitoriale, è necessario però che lo stesso genitore sia convinto fermamente e veramente di ciò che sta chiedendo al proprio figlio. Dunque, il primo consiglio è proprio quello di capire quali tipologie di regole si vogliono stabilire in famiglia, partendo dalle priorità e dai valori in cui si crede in prima persona.

Mostrarsi sicuri di sé - Il primo trucco per farsi ubbidire dai bambini non "recitare" ma avere un atteggiamento naturale una volta capito cosa si desidera insegnare ai propri figli. Dunque, la prima regola d'oro è mostrarsi sicuri di sé, senza tentennare o esitare. Ciò non significa essere rigidi e chiusi, semplicemente essere convinti fermamente di ciò che si sta chiedendo al bambino.

Imparare l'autorevolezza - Non confondiamo l'essere autoritari con l'essere autorevoli. Il primo atteggiamento, tipico dei padri di qualche generazione fa, ha un'accezione non positiva. Nel senso che si tratta di un atteggiamento fatto di ordini, privo di spiegazioni e, spesso, condito da piccole minacce. L'autorevolezza, invece, ha un'accezione positiva e costruttiva: si chiede un determinato comportamento ai propri figli, trasmettendo loro il sentore che si tratti di una richiesta giusta (per motivi etici o pratici, poco importa). Mentre l'autoritario urla per farsi ascoltare, l'autorevole parla con fermezza ma non ha bisogno di sbraitare. Per ottenere autorevolezza, però, è necessario che il rapporto genitori-figli sia basato su un buon grado di fiducia reciproca. E quest'ultima si ottiene con una presenza di qualità, con l'esempio e, naturalmente, con il dialogo.

Gratificare ma non premiare - Chiedere a un bambino di mettere a posto la sua stanza e poi comprargli un giocattolo perché ha ubbidito, non è un buon presupposto per crescere un futuro adulto responsabile. Se i bambini sono ubbidienti e ascoltano le ragioni dei propri genitori, però, vanno gratificati. È importante comunicare la propria contentezza da genitori. Così come, per contro, è importante non giudicare o etichettare il bambino che non ascolta e non ubbidisce. Come sempre, ciò che va sottolineato è il dispiacere per un comportamento specifico (per esempio "non hai sistemato la camera") e non per il bambino nel suo insieme (per esempio "sono delusa da te").

Dare il buon esempio - I bambini si educano sì attraverso il dialogo e le regole che si ritengono giuste, ma anche con l'esempio. Dunque, mai chiedere ai figli di fare qualcosa che poi venga contraddetto in primis dallo stesso genitore. Va da sé che si tratterebbe di un'evidente perdita di credibilità agli occhi dei bambini.