FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Padiglione Tibet, Museo Diotti, Casalmaggiore

dal 22 settembre al 14 ottobre 2012

Ufficio stampa

Uno dei simboli più significativi del Tibet è senz'altro la tipica sciarpa bianca (Khata) che i monaci offrono in segno di amicizia e saluto.
Su una doppia Khata ogni artista ha espresso il proprio sentire artistico e poetico sul Tibet
L'installazione collettiva ottenuta con queste opere (ospitata anche dal Padiglione Italia alla Biennale di Venezia nella magnifica Sala Nervi del Palazzo delle Esposizioni di Torino) ha reso possibile attraverso l'arte, l'ufficialità al Tibet e quindi alla presenza di un suo Padiglione Nazionale.
Si è realizzato ciò che lo stesso Presidente della 54° Biennale di VeneziaPaolo Baratta, dopo aver visitato il Padiglione a Venezia, aveva auspicato, affermando che Padiglione Tibet era "tra i Padiglioni Nazionali dei Paesi in cerca di un'affermazione anche geopolitica."

Più di 50 monaci hanno perso la vita quest'anno.
Il Dalai Lama non ha avuto la cittadinanza milanese, anche se promessa, per le pressioni del Governo Cinese che aveva minacciato anche la non partecipazione all' Expo 2015. Governo Cinese che ad aprile ha consegnato al Governo Italiano una nota ufficiale di protesta per ingerenza negli affari interni per l'iniziativa di Padiglione Tibet, suscitando la reazione dell'informazione italiana con estesi servizi sulle
reti nazionali.

L'idea di creare un ponte sensibile che induca i visitatori di questa mostra ad una maggiore conoscenza di questo popolo che rischia di perdere il proprio patrimonio culturale e soprattutto spirituale, fondato su concetti di pace e non violenza, è all'origine di questo nuovo appuntamento a Casalmaggiore presso il Museo Diotti, sotto l'egida del costituendo comitato Padiglione Tibet.

40 Artisti partecipanti:
Dario Ballantini, Piergiorgio Baroldi, Donatella Baruzzi, Luisa Bergamini, Carla Bertola/Alberto Vitacchio, Giorgio Biffi/Franco Ballabeni, Nirvana Bussadori, Rosaspina B. Canosburi, Silvia Capiluppi, Stefano Cerioli, Marzia Corteggiani, Teo De Palma, Albina Dealessi, Anna Maria Di Ciommo, Marcello Diotallevi, Dario Fo, Annamaria Gelmi, Luciano G. Gerini, Gino Gini/Fernanda Fedi, Antonella P. Giurleo, Isa Gorini, Oronzo Liuzzi, Gian Paolo Lucato, Ruggero Maggi, Gianni Ettore Andrea Marussi/Alessandra Finzi, Paolo Nutarelli, Marisa Pezzoli, Benedetto Predazzi, Nadia Presotto, Tiziana Priori, Angela Rapio, Sergio Sansevrino, Elena Sevi, Roberto Testori, topylabrys, Micaela Tornaghi.

Il Museo Diotti è museo dell'Ottocento, casa di Giuseppe Diotti (1779-1846).  Un antico palazzo ristrutturato nel 1837 dall'architetto Fermo Zuccari e destinato dal maestro della Carrara, che vi ha trascorso gli ultimi anni di vita, ad ospitare la sua raccolta d'arte nonché l'atelier dell'ultima grande impresa, quella della versione in grande del Giuramento di Pontida, costituendo una sorta di accademia privata frequentata da pittori locali, con un sostegno alla didattica artistica. Accanto ad un nucleo di dipinti, posti a confronto con studi e bozzetti disegnativi, anche materiali didattici come i gessi e le stampe, legato a una scuola di disegno attiva per un arco di tempo di quasi due secoli.

Gianni Marussi

Orari8.00-13.00 dal martedì al venerdì / 15.30-18.30 sabato, domenica e festivi 


Museo Diotti
Via Formis 17
26041 Casalmaggiore (CR) 
Tel. 037 200416 - www.museodiotti.it
cel. 320.9621497 - ruggero.maggi@libero.it  www.padiglionetibet.com


Visualizzazione ingrandita della mappa