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Italia in fotografia: Magnum Photos festeggia settant'anni di scatti

Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin, venti autori e oltre duecento immagini di cronaca, storia e costume italiano

La nuova stagione espositiva di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia a Torino si apre con L'Italia di Magnum, mostra visitabile fino al 21 maggio che con venti autori racconta eventi grandi e piccoli, personaggi e luoghi dell'Italia dal dopoguerra a oggi, in un affascinante intreccio di fotografie.

Vuole anche celebrare il settantesimo anniversario della nascita di Magnum Photos, partner ufficiale del centro sin dalla sua fondazione.

Introdotta da un omaggio ad Henri Cartier-Bresson e al suo viaggio nell'Italia degli anni 30 con fotografie celeberrime e di altre meno note, di luoghi conosciuti in tutto il mondo e di semplici cittadini, che compongono il tessuto sociale e visivo del nostro paese, la mostra prende avvio con due serie strepitose, una di Robert Capa, dedicata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, e una di David Seymour, che nel 1947 riprende invece i turisti che tornano a visitare la Cappella Sistina.

L'esposizione, organizzata per decenni, prosegue con gli anni Cinquanta e Sessanta nelle immagini di Elliott Erwitt, René Burri e di Herbert List: il primo racconta Roma, le sue bellezze e le sue contraddizioni con lo sguardo affettuosamente ironico che lo ha reso famoso; il secondo ci porta all'interno della storica mostra di Picasso del 1953 a Milano, il terzo infine, con una serie di scatti strepitosi, porta lo spettatore all'interno di Cinecittà.
Thomas Hoepker presenta tre immagini del trionfo di Cassius Clay (poi Mohamed Alì) alle Olimpiadi di Roma del 1960, Bruno Barbey, che documenta i funerali di Togliatti, figura centrale della politica italiana.

Cambia il clima negli anni Settanta: Ferdinando Scianna racconta il passaggio tra i due decenni attraverso le immagini di una Sicilia sempre uguale e sempre mutevole, Leonard Freed riprende frammenti dello storico referendum sul divorzio che cambiò per sempre la società italiana, mentre Raymond Depardon presenta una delle sue serie più struggenti, quella sui manicomi, realizzata nel momento in cui la Legge Basaglia, che ne prevedeva la chiusura, segnava un altro grande passo del costume nazionale.

Una decina di fotografie ancora realizzate da Scianna aprono gli anni Ottanta: sono le immagini di un Berlusconi in versione imprenditore di successo, appena prima della discesa in politica, immagini illuminanti sul rapporto tra potere e immagine a partire da quel momento storico. Ma il decennio è anche quello della definitiva affermazione del turismo di massa nel nostro paese: la grandi fotografie di Martin Parr colgono genialmente il contrasto tra la bellezza dei luoghi e il cattivo gusto dei nuovi visitatori, con effetti di mirabile comicità. Patrick Zachmann invece racconta la Napoli della camorra.

Nell'ultima, grande sala di Camera si arriva infine alla contemporaneità: gli anni Novanta e Duemila sono come un viaggio tra i nostri ricordi più recenti e le nostre vicende attuali con Alex Majoli, Thomas Dworzak, Peter Marlow e Chris Steele Perkins.
Paolo Pellegrin chiude la sala e il decennio, con le immagini della folla assiepata in Piazza San Pietro nella veglia per la morte di Papa Giovanni Paolo II e con quelle di un'altra folla, quella dei migranti su un barcone, tragico segnale dell'attualità. Uscendo dall'ultima sala, il visitatore incontra infine la grande, straordinaria sequenza di immagini di Mark Power dedicate ai luoghi simbolo della cultura italiana

La mostra è curata dal neo-direttore Walter Guadagnini con la collaborazione di Arianna Visani e si inserisce nell'ambito delle celebrazioni del settantesimo anniversario di Magnum Photos. Un programma di incontri serali approfondirà i temi dell'esposizione e consentirà al pubblico di incontrare i protagonisti della fotografia nazionale e internazionale.
La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue, edito da Silvana Editoriale.