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In Roma Pop City '60-'67 rivive la Capitale anni Sessanta

Dal 13 luglio al 27 novembre saranno oltre cento le opere esposte, tra dipinti, sculture, fotografie, installazioni, film dʼartista e documentari al Museo dʼArte Contemporanea di Roma

La cultura popolare, dal popolo e per il popolo, degli anni '60 sarà protagonista a Roma, dal 13 Luglio al 27 Novembre, al Museo d'Arte Contemporanea.

L'esposizione, Roma Pop City 60-67, metterà in mostra oltre 100 opere fra dipinti, sculture, fotografie, installazioni, film d'artista e documentari degli artisti della Scuola di piazza del Popolo. Tra loro i nomi più famosi sono quelli di Mario Ceroli, Franco Angeli, Nanni Balestrini, Claudio Cintoli, Tano Festa, Sergio Lombardo, Renato Mambor, Mario Schifano e Titina Maselli. I curatori della mostra sono Claudio Crescentini, Costantino d'Orazio e Federica Pirani.

Una nuova Pop Art - Roma e i suoi spazi, dalle componenti urbane alla natura e all'ambiente, diventano fonte d'ispirazione per una diversa impostazione figurativa della Pop Art americana, iconica e non descrittiva. Una nuova realtà artistica internazionale che ha superato la pittura Informale degli anni Cinquanta, dandi vita a un immaginario attratto dal contesto urbano e dalle icone della società e del consumo di massa. Senza dimenticare il recupero dell'immagine e della figurazione storica dei movimenti italiani dei primi del Novecento, quali Futurismo e Metafisica. Nell'epoca del boom economico, sono proprio le esigenze del nuovo ceto urbano a spingere questi artisti a interagire con la popolazione.

Grazie alla collaborazione e al finanziamento della Fondazione Paola Droghetti verrà restaurata l'opera di Mario Ceroli, Goldfinger (1964), uno dei pezzi storici della collezione del MACRO, presente in Pop City Roma. Inoltre, dal settembre saranno realizzati una serie d'incontri con artisti, personalità della cultura e studiosi del settore, mentre l'ufficio Didattica del museo proporrà laboratori e visite guidate a scuole, università, accademie, adulti e famiglie, con un'attenzione particolare rivolta al mondo della disabilità, tramite l'attivazione di specifici percorsi didattici.