Addio al filosofo Tzvetan Todorov, l'allievo di Roland Barthes
Tra i suoi saggi più famosi "La paura dei barbari", "La conquista dellʼAmerica. Il problema dellʼaltro" e "Il caso Rembrandt"
Si è spento nella notte, a Parigi, Tzvetan Todorov, filosofo e antropologo bulgaro naturalizzato francese e allievo di Roland Barthes.
Lo ha annunciato il suo agente francese a tutti gli editori internazionali. Todorov aveva 77 anni ed era nato in Bulgaria nel marzo del 1939. In Italia l'ultimo suo libro "Resistenti" era uscito per Garzanti nel 2016. E dal 9 febbraio era previsto il ritorno in libreria, in edizione economica, di uno dei suoi saggi più noti, “Il caso Rembrandt”.
Tzvetan Todorov è stato storico, filosofo, critico strutturalista e sociologo, celebre teorico della letteratura e studioso di grande originalità dei temi dell'alterità, dello spaesamento e dei totalitarismi. Laureatosi in Filologia nel 1963, inizia il dottorato a Parigi dove studia con Roland Barthes e cinque anni dopo diventa direttore del Centro Nazionale della Ricerca Scientifica, iniziando una fiorente attività accademica e saggistica.
Opere e riconoscimenti - Tra i suoi libri più famosi ci sono "La letteratura fantastica" (Garzanti, 1970), "La conquista dell'America. Il problema dell'altro" (Einaudi, 1984), "Noi e gli altri. La riflessione francese sulla diversità umana (Einaudi, 1989), "Michail Bachtin" (Einaudi,1990), "Di fronte all'estremo" (Garzanti, 1991). Tra i vari riconoscimenti ottenuti nel corso della sua carriera da Todorov, si contano il Premio Principe delle Asturie per le Scienze sociali, il Premio Charles Lévêque dell'Accademia Francese di Scienze Morali e Politiche, il primo Premio Maugean dell'Académie Française, il Nonino e il premio "Dialogo tra i continenti" nell'ambito del Grinzane Cavour.