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Addio a Sebastiano Vassalli, con lui storia e società si sono fatte letteratura

Lo scrittore genovese (ma novarese di adozione) vinse il premio Strega nel 1990 con "La Chimera". Era stato candidato al Nobel per la letteratura 2015

sebastiano vassalli
-olycom

Addio a Sebastiano Vassalli. Lo scrittore è morto all'ospedale di Casale Monferrato, dove era stato ricoverato per l'aggravarsi delle sue condizioni. Aveva 73 anni ed era malato da tempo. Vincitore dei maggiori premi letterari italiani, tra cui lo Strega e il Campiello, ha scritto per i più importanti quotidiani italiani. Il suo libro più celebre è "La Chimera", con cui vinse lo Strega nel 1990.

Sebastiano Vassalli era nato a Genova il 24 ottobre del 1941, ma ha vissuto quasi la sua intera esistenza a Novara, o per essere più esatti nelle campagne della pianura novarese, a Biandrate. Figlio di madre toscana e di padre lombardo, si era laureato a Milano con Cesare Musatti. Dopo un periodo di insegnamento, la via della letteratura.

Il successo arriva nel 1990, con "La Chimera", un romanzo storico ambientato nel 1628 che narra la storia di un processo (vero) a una strega nella Milano dei Promessi Sposi. La chimera a cui allude il titolo del libro altro non è che il Monte Rosa agli occhi dei contadini che, tormentati dall'afa e chini sulle risaie, alzavano gli occhi verso l'orizzonte e vedevano, lontano, il massiccio della montagna innevata.

Tra i suoi libri di maggior successo, "La Notte della Cometa", biografia-romanzo di Dino Campana, "Marco e Mattio", "Cuore di Pietra", "Un infinito numero". Lo scorso maggio era stato ricevuto dall'accademia del Nobel la candidatura al premio 2015 per la Letteratura.