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"Un capitano": arriva in libreria l'attesa autobiografia di Francesco Totti

Sugli scaffali dal 27 settembre. Il volume, scritto insieme a Paolo Condò, ripercorre tutta la vita dello storico capitano della Roma: dalʼinfanzia al discorso di addio alla sua squadra

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Decine di persone in fila fuori dalle librerie di Roma già dalla sera prima, porte aperte in alcuni esercizi commerciali per tutta la notte. La capitale si è fatta trovare pronta al grande evento: l'uscita di "Un capitano" (edito da Rizzoli, euro 21), l'autobiografia di Francesco Totti scritta insieme a Paolo Condò, sugli scaffali da giovedì 27 settembre.

Dimenticatevi il solito libro di barzellette, il nuovo volume racchiude in 512 pagine l'intera vita dello storico capitano della Roma: dall'infanzia - quando la madre era costretta a lasciarlo solo in casa e lui si fingeva morto perché pensava che i ladri non avrebbero toccato un ragazzo morto - all'addio alla sua squadra e il discorso scritto con l'aiuto di Ilary Blasi, compagna di una vita. Tgcom24 mostra in anteprima alcune pagine del libro.

La data di uscita, 27 settembre, non è casuale: è il giorno del 42esimo compleanno di Totti. L'ex capitano ha voluto farsi un regalo racchiudendo in un libro la sua vita, ma allo stesso tempo l'ha fatto ai suoi fan e a tutti coloro che ancora non si rassegnano a non vederlo più giocare con la maglia giallorossa. Nel libro Totti ripercorre l'infanzia  in via Vetulonia, i primi calci al pallone, la timidezza e la paura del buio, la vita di quartiere. Di quando fingeva di essere morto quando rimaneva solo in casa a oggi: "Se di notte sento un rumore si alza Ilary, altrimenti non la sposavo", aveva scherzato durante un programma televisivo mentre parlava proprio del nuovo libro. 

Non mancano nel volume riferimenti agli amici che resteranno gli stessi per tutta la vita. Gli allenamenti a cui la mamma lo accompagnava in 126, asciugandogli i capelli con i bocchettoni in inverno. L'esordio in Serie A a 16 anni in un pomeriggio di marzo del 1993 a Brescia, con i pantaloni della tuta che al momento di entrare in campo si impigliano nei tacchetti; il primo derby, il primo gol, il rischio di essere ceduto alla Sampdoria prima ancora che la sua favola in giallorosso potesse cominciare.

E poi la gloria: lo Scudetto, due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane, oltre ovviamente al Mondiale 2006 conquistato da protagonista con la Nazionale. E ancora il matrimonio da sogno con Ilary Blasi, la vita mondana attraversata sempre con leggerezza, con autoironia, con il sorriso grato di chi ha ricevuto in dono un talento straordinario e la possibilità di divertirsi facendo ciò che più ama: giocare a pallone. Fino al giorno del ritiro dal calcio giocato, e di un addio che ha emozionato non solo i tifosi romanisti ma gli sportivi italiani tutti. "Con Ilary parlavamo del discorso da un mese, volevo una cosa semplice. Alla fine ci siamo messi a buttare giù un po' di cose, volevo esternare il mio amore ai tifosi. Non è stato facile leggerla, quando ero da solo a casa la leggevo e piangevo. Cercavo di non farmi vedere dai miei figli, ma non ci riuscivo", ha detto Totti.

Ecco in anteprima per Tgcom24 alcune pagine di "Un capitano":