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Padova, prete ammette le spese pazze Al pm: auto e cene con soldi Caritas

Lʼex parroco di Legnaro don Lucio Sinigaglia utilizzava un lascito ereditario per fare regali e per cene al ristorante. Indagato per appropriazione indebita

Padova, prete ammette le spese pazze Al pm: auto e cene con soldi Caritas - foto 1
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Davanti ai magistrati l'ex parroco che usava i soldi della Caritas per comprare auto e moto e per pagarsi cene e pranzi ha ammesso tutto.

Che prelevava da un lascito ereditario a lui solltanto affidato e che spendeva per fini personali di centinaia di migliaia di euro. Interrogato dal pm al tribunale di Padova don Luicio Sinigaglia, ex parroco a Legnaro, non ha negato nulla e ha ricostruito tutte le sue spese pazze.

A Don Lucio quei soldi, donati dal farmacista del paese appunto alla Caritas, erano stati affidati "in fiducia", in quanto parroco. Peccato che un bel po' di quel gruzzolo lo abbia usato a fini puramente personali, come racconta il "Mattino" di Padova. Il prete, fino al 4 dicembre parroco di San Michele Arcangelo a Legnaro, ha risposto alle domande del pubblico ministero Sergio Dini, che l'ha convocato al Tribunale del capoluogo. Ha ammesso tutto, il sacerdote indagato per appropriazione indebita e assistito dall'avvocato Geremia Ceretta: le mangiate, le vacanze, i vini pregiati, l'auto regalata a un amico. E ancora, gli acquisti all'Ikea e in altri negozi, più le spese pazze per ristrutturare la canonica (c'è anche una vasca idromassaggio e una palestra attrezzata.

Davanti al magistrato il sacerdote, sospeso dalla sua carica di parroco per intervento del vescovo, ha raccontato nel dettaglio tutte le spese che gli sono state contestate mostrando la più completa disponibilità a collaborare con gli inquirenti, probabilmente perché punta al rito alternativo in modo da evitare il processo e da sfruttare lo sconto dell'eventuale pena. E pensare che, nella sua lettera ai fedeli, aveva scritto: "Riconosco di aver agito incautamente nell'utilizzare parte di quel denaro per assolvere ad alcune necessità urgenti della parrocchia e - in parte ridotta - per ragioni personali. Ritenevo di poterlo utilizzare temporaneamente e rifonderlo man mano".