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Covid, sequenziata la variante Omicron in Veneto: positivo un 40enne | Boom di prime dosi, ma "servirà un nuovo vaccino"

Secondo il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, una quarta dose di vaccino è "una possibilità concreta". Da lunedì Alto Adige in "giallo" con il Friuli-Venezia Giulia

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Ansa

E' stato individuato in Veneto un caso di variante Omicron del Covid.

La variante è stata sequenziata nel materiale genetico di un 40enne vicentino, rientrato da un viaggio di lavoro in Sudafrica, che non ha particolari problemi. Per BioNTech contro la nuova variante potrebbe servire un nuovo vaccino ad hoc. E' boom di prime dosi, ma secondo il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, un quarto richiamo è "una possibilità concreta".

Omicron in Veneto - Sono risultati positivi al coronavirus anche la moglie e uno dei due figli del 40enne vicentino, ma per loro la sequenziazione è ancora in corso. "Siamo in massima allerta su tutto il fronte e questa novità, non bella ma attesa, dimostra che la rete dei controlli, dei tamponi e dei sequenziamenti funziona efficacemente", ha sottolineato il presidente della Regione, Luca Zaia.

 

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Boom di prime dosi - Il Super Green pass, che da lunedì ridurrà gli spazi per i No vax, e i timori per la risalita dei contagi non hanno impedito il formarsi delle file agli hub per i vaccini. Negli ultimi sette giorni ne sono stati somministrati 2,7 milioni, di cui 232mila prime dosi (numeri che non si registravano da due mesi), e i booster da lunedì viaggiano al ritmo di 350-400mila al giorno.

 

Milano, ecco i cani anti-Covid in grado di "fiutare" i positivi

Due pastori tedeschi addestrati a "fiutare" i pazienti affetti da Covid. E' Il risultato di una sperimentazione iniziata ad aprile e ancora in corso tra l’Università degli Studi di Milano, il centro cinofili  e l'ospedale Sacco. I due cani hanno iniziato fiutando garze impregnate di sudore, prelevato a persone affette da Covid-19 e a soggetti già risultati negativi al tampone molecolare. Contando sulle capacità olfattive degli animali addestrati nel distinguere gli odori, i due cani sono stati indotti a fiutare i pazienti infetti. L'addestramento si è svolto in un'area interna del Sacco, priva di possibili distrazioni e soprattutto esente da potenziali fonti di contaminazione olfattiva. Nel futuro, spiega la professoressa Maria Rita Gismondo, "è auspicabile immaginare non ovviamente una sostituzione agli strumenti che abbiamo, ma un ottimo aiuto e supporto alla sanità pubblica ovunque vi siano ingressi di masse di persone. E' la prima volta che si hanno questi risultati in Europa".

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L'ipotesi quarta dose - Tutto questo, però, potrebbe non bastare e avanza l'ipotesi di una quarta dose. Secondo Locatelli il booster, infatti, potrebbe generare "una risposta di memoria", ma non si può ancora dire quanto durerà questa protezione. Tramontata, di fatto, la possibilità che contro il
Covid si possa raggiungere un'immunità di gregge, non è da escludere una dose di richiamo ogni anno, come si fa con l'influenza.

 

 

"Serve un nuovo vaccino" - Casi quadruplicati in quattro giorni e picco di ricoveri di bimbi con meno di cinque anni: i dati che arrivano dal Sudafrica mostrano la corsa della variante Omicron e l'incredibile capacità di mutare di un virus per il quale gli attuali vaccini potrebbero a breve non bastare più. Almeno stando all'allarme lanciato dal fondatore di BioNtech, Ugur Sahin, convinto che potrebbe essere necessario un siero ad hoc per bloccare l'incredibile ritmo della nuova variante.

 

 

Oms invita alla calma: variante meno aggressiva e nessun decesso - Un allarme almeno in parte mitigato dai dati dell'Oms che, a fronte dell'impennata dei contagi, segnala quella che pare una minore aggressività di Omicron: "Non è ancora stato segnalato alcun decesso" legato alla variante, nonostante abbia raggiunto già 38 Paesi nel mondo. Quel che è certo è che il sovrapporsi di Omicron e Delta sta riavvolgendo il nastro dell'incubo dello scorso anno e in molti Paesi europei si sta cercando un difficile equilibrio tra protezione contro la nuova ondata e salvaguardia di economie già messa a dura prova da quasi due anni di pandemia.

 

 

Contagi tra gli under 20 e Alto Adige in zona gialla - I più colpiti dal coronavirus in Italia, in questo momento, sono i giovani sotto i 20 anni mentre continuano a crescere i ricoveri e i casi tra i bambini, tra i quali l'incidenza è schizzata a 180 su 100mila in sette giorni. La variante Delta resta dominante, con il 99% di sequenziamenti. In generale, il virus non allenta dunque la presa: il trend della curva è in salita ormai da sei settimane, con l'incidenza nazionale che ha raggiunto 155, tanto che da lunedì anche l'Alto Adige, dopo il Friuli Venezia Giulia, entrerà in zona gialla.

 

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