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Belluno, inchiesta Erostrato: gli indagati sono padre e figlio

Da tempo si dà la caccia a un mitomane, incendiario e imbrattatore che sta "terrorizzando la zona

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Padre e figlio risultano indagati nell'indagine su Erostrato, inquietante serie di intimidazioni che portano la stessa firma, dagli incendi, agli imbrattamenti delle chiese, alle lettere minatorie con la polvere bianca avvenuta a Cesiomaggiore, nel Bellunese.

Da tempo si dà la caccia a un mitomane, incendiario e imbrattatore che "terrorizza" la zona. Ma forse i colpevoli sono due, anche se la famiglia nega tutto e fa sapere: siamo innocenti.

Il procuratore della Repubblica, Paolo Luca e il sostituto Simone Marcon, che è il titolare dell'inchiesta, sono convinti, riporta il Corriere delle Alpi, che dietro le gesta di colui che si autodefinisce Erostrato ci siano un settantenne emigrante, che da giovane ha lavorato in un confine di Stato e vive a Cesiomaggiore da cinque o sei anni e il figlio sulla trentina, che è l'altro indagato per procurato allarme, danneggiamento aggravato, danneggiamento tramite incendio e tentata estorsione. L'intuizione dei libri della biblioteca si accompagna alle varie perizie che sono state commissionate dalla procura, quelle calligrafiche e quelle informatiche.

L'ipotesi che i sospettati facessero parte dello stesso nucleo familiare era spuntata alla fine di un giro in paese lo scorso 7 febbraio, ma da allora si erano rincorse le smentite, per esigenze investigative. All'inizio gli attenzionati erano una decina, poi nel corso delle indagini il mirino è stato puntato su queste due persone, che abitano in una palazzina chiara a poca distanza dalla chiesa di Cesiomaggiore e sono state perquisite.

Sequestrati i computer, il "Mein Kampf" di Hitler, il testo universitario "Manuale pratico di Chimica batteriologica", si parlava anche del saggio “Hitler e il nazismo magico” di Giorgio Galli e quaderni con fogli a quadretti staccati e spilli. Il resto sarebbe in prestito dalla biblioteca di fronte al municipio.