Apre la piscina multietnica a Mestre e Forza Nuova si ribella
Manifestazione fermata dalla polizia. Lʼassessore comunale Tiziana Agostini: "Lo sport deve servire a integrare e non dividere"
L'apertura per due ore alla domenica mattina della piscina comunale di Mestre alle sole donne di ogni etnia, anche per agevolare la sua frequentazione da parte di musulmane, è stata motivo di una protesta da parte di una quarantina di esponenti di Forza Nuova. Il corteo formato da qualche decina di persone è stato tenuto a bada dalla polizia.
Giunti a bordo di una dozzina di auto, i manifestanti hanno cercato di avvicinarsi alla piscina al grido "piscina libera", dietro a uno striscione con la scritta 'Noi in piscina voi tornate alla Medina', ma sono stati tenuti a debita distanza dallo schieramento delle forze dell'ordine. Qualche momento di tensione, soprattutto verbale e con qualche spinta, al momento del passaggio di alcune donne al termine dell'attività sportiva. Sono volati dei reciproci "vergognatevi".
L'assessore comunale Tiziana Agostini ha nuovamente ribadito oggi che l'iniziativa ha un valore "di integrazione e confronto" anche a favore della frequentazione della piscina "da parte di donne che hanno subito mutilazioni fisiche e che hanno pudore a mostrarsi indistintamente al pubblico". "Lo sport - ha aggiunto - e uno strumento di confronto tra tutti e tutte".