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Meredith, slitta la sentenza della Cassazione Pg: "Corretta la decisione dellʼAppello bis"

La decisione dei giudici, sui ricorsi contro le condanne inflitte dalla Corte dʼAppello di Firenze per il delitto compiuto a Perugia nel 2007, dovrebbe arrivare venerdì. Amanda: "Sono preoccupata ma aspetto con fiducia"

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Slitta a venerdì la sentenza della Cassazione sul processo a Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l'omicidio di Meredith Kercher. I giudici sono chiamati a decidere sui ricorsi contro le condanne inflitte dalla Corte d'appello di Firenze. Nella sua requisitoria, il pg Mario Pinelli, ha sottolineato come il verdetto dell'appello bis sia "pienamente osservante delle indicazioni ricevute dalla Cassazione" che aveva annullato le assoluzioni.

Meredith, slitta la sentenza della Cassazione Pg: "Corretta la decisione dellʼAppello bis"

In base a quanto finora sottolineato dal pg Morelli, la sentenza dell'appello bis ha "correttamente evidenziato" come nell'appartamento di Perugia dove è avvenuto l'omicidio di Meredith "c'è stata la simulazione di un furto e l'abitazione è stata messa a soqquadro per depistare le indagini" e i cellulari della vittima "sono stati asportati perché squillando in casa, senza riposta, avrebbero potuto far scoprire prima il cadavere".

Pg: "In tre infierirono su Meredith" - "Non vi fu alcuna colluttazione, a meno che non si voglia definire colluttazione la difesa di una vittima su cui inferiscono tre persone", ha aggiunto Pinelli. Il pg ha sottolineato che "a seguito dell'omicidio si diede corso ad una estesa attività di ripulitura selettiva". Ha definito "immune da censure" la decisione di non ripetere gli accertamenti sul computer di Sollecito e "adeguatamente motivata" la decisione di non procedere magli esami antropometrici sulle immagini di una telecamera posta in via della Pergola.

Se i ricorsi dovessero essere respinti le pene diventerebbero definitive. Il dispositivo verrebbe subito trasmesso dalla Corte alla procura generale fiorentina che avrebbe il compito di attivare (in poche ore è l'ipotesi più probabile) le procedure per l'arresto di Sollecito e quelle più complesse per l'estradizione della Knox.

L'arresto nel 2007 - Arrestati dalla polizia il 6 novembre del 2007, Sollecito e la Knox vennero condannati in primo grado e assolti in appello nell'ottobre del 2011 venendo scarcerati. Quella sentenza fu poi però annullata dalla Cassazione (il 26 marzo del 2013) che per questioni procedurali rimise gli atti ai giudici fiorentini. Quindi la nuova condanna con la quale è stato anche disposto il divieto di espatrio per Sollecito (che giovedì compirà 31 anni).

Secondo la ricostruzione dei giudici toscani, la Kercher venne uccisa in una "progressiva aggressività" innescata da una lite scoppiata nella casa di via della Pergola che divideva anche con la Knox. Per la Corte fu proprio quest'ultima a colpire mortalmente alla gola la studentessa inglese con un coltello da cucina poi sequestrato nella casa di Sollecito che a sua volta - sempre in base alla motivazione del collegio di Firenze - ne impugnava uno più piccolo e mai individuato.

Legali Guede: chiederemo permessi premio - All'aggressione prese parte anche Guede, l'unico a scegliere il rito abbreviato e che sta scontando una condanna ormai definitiva a 16 anni per "concorso in omicidio". Il suo legale ha annunciato che chiederà ai giudici i permessi premio visto che è stata scontata quasi metà degli anni della pena. Guede potrebbe perciò presto uscire dal carcere.

Difesa Sollecito: 200 errori nella sentenza - Tesi alla quale si oppongono però le difese dei due giovani. Di "sviste, lapsus ed errori grossolani" hanno parlato nel loro ricorso i difensori del giovane pugliese, gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori. In 653 pagine e 144 allegati hanno evidenziato quelli che ritengono i 200 errori della sentenza. In particolare sulle prove genetiche. Hanno contestato invece la "violazione della regola indiziaria" e come si è formato il "libero convincimento" i difensori della Knox, gli avvocati Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova. Anche loro concentrati sulla questione del Dna ma anche sull'attendibilità di alcuni testimoni. Chiederà invece che vengano respinti i ricorsi la famiglia Kercher, costituita parte civile con gli avvocati Francesco Maresca, Serena Perna e Vieri Fabiani. I parenti della studentessa attenderanno a Londra la sentenza chiusi nel loro dolore ma con "la speranza che si metta fine" al caso dell'omicidio di Meredith Kercher.

Folla all'udienza, cambio d'aula - Vista la cospicua affluenza di giornalisti e di pubblico interessato a seguire la pubblica udienza, il presidente della V Sezione penale, Marasca, ha disposto il trasferimento dei lavori nell'aula magna della Cassazione.

Amanda: "Sono preoccupata ma fiduciosa" - "Sono molto preoccupata ma aspetto con fiducia". Questo il commento di Amanda Knox alla notizia della richiesta del pg della Cassazione di confermare (con una riduzione di tre mesi) le condanne a lei e a Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher. Lo ha fatto parlando con uno dei suoi difensori, l'avvocato Carlo Dalla Vedova. Intanto i difensori della Knox chiedono la sospensione del processo. "La Consulta si pronunci sulla questione di incostituzionalita: gli articoli 627 e 628 del codice penale consentono all'infinito la ripetizione dei processi", dichiara Carlo Dalla Vedova. Il legale attende anche il verdetto di Strasburgo sulla violazione dei diritti di difesa.