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Traffico migranti, un etiope la menteC'è lui dietro naufragio di Lampedusa

"Un danno collaterale", così Ermias Ghermay definiva, in una delle telefonate intercettate dalla polizia, la tragedia in mare dellʼottobre 2013

Ermias Ghermay, capo traffico, migranti
-afp

I media inglesi confermano l'identità dell'uomo indicato in passato come la mente del traffico di migranti dalla Libia: è l'etiope Ermias Ghermay.

Stando a quanto emerso, la polizia italiana "ha intercettato diverse telefonate tra Ghermay e i suoi luogotenenti, una delle quali lo collega direttamente al naufragio al largo di Lampedusa dell'ottobre 2013 in cui morirono 366 persone".

"Naufragio Lampedusa? Danno collaterale"

- Nella registrazione, spiega l'articolo pubblicato sul sito web di Sky News, si sente Ghermay "discutere del naufragio con uno dei suoi contatti in Sudan: i due ne parlano con disinvoltura come di un piccolo danno collaterale del loro traffico internazionale di uomini".

"Migranti inopportuni, insistono per compiere il viaggio"

- Ghermias - prosegue il reportage - dà poi "la colpa ai migranti di insistere sul voler attraversare il Mediterraneo in un momento giudicato da lui inopportuno" ed entrambi gli interlocutori si dicono "preoccupati per l'impatto che il naufragio sta per avere sulla loro reputazione e quindi sul business".