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Pistoia, marocchina morta in rogo casa: un pakistano confessa

Sembra che la giovane abbia respinto le avances dellʼuomo, un richiedente asilo ospite in un hotel non lontano dallʼabitazione

E' morta carbonizzata nella sua casa a Sammommè, un paesino sulle alture intorno a Pistoia.

A ucciderla un uomo che si era invaghito di lei e che probabilmente era stato respinto. La vittima è Lamiae Chriqi, 28 anni, originaria del Marocco. A confessare l'omicidio dopo un lungo interrogatorio in commissariato è stato Hussain Afzal, 29 anni, pakistano, in Toscana come richiedente asilo.

La morte risale a giovedì notte e gli uomini della squadra mobile, dopo la sua ammissione, hanno arrestato l'uomo con l'accusa di omicidio volontario. Afzal era ospite di un hotel di richiedenti asilo, proprio nei pressi della casa della donna. Sembra che i due si fossero conosciuti per motivi religiosi. Lui le avrebbe fatto delle avances, ma la donna lo avrebbe respinto, e questo avrebbe scatenato la sua rabbia.

Disperata si è rinchiusa in bagno - Il pakistano ha colpito Lamiae, ferendola a un dito e, quando lei si è chiusa a chiave in bagno, ha messo davanti alla porta una bombola del gas. Poi ha tagliato il tubo provocando l'esplosione che ha mandato a fuoco l'abitazione. Lei è riuscita a chiamare il 112, ma i soccorsi sono arrivati troppo tardi. Le parole di lei al telefono sono però state importanti per smascherare poi l'assassino.