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La "Circe della Versilia" lascia il carcere dopo 24 anni

La donna era sta condannata, assieme allʼamante Carlo Cappelletti, per l'omicidio del marito Luciano Iacopi avvenuto a Forte dei Marmi la notte del 17 luglio 1989

Maria Luigia Redoli Circe della Versilia
ansa

Maria Luigia Redoli, meglio conosciuta come la "Circe della Versilia", ha lasciato definitivamente il carcere lombardo di Opera dopo avere scontato 24 anni di reclusione. Era stata condannata all'ergastolo, assieme all'amante Carlo Cappelletti, per l'omicidio del marito Luciano Iacopi avvenuto a Forte dei Marmi la notte del 17 luglio 1989. La donna 76enne, in libertà condizionale, nei prossimi 5 anni non potrà allontanarsi dal domicilio dalle 23 alle 6 del mattino.

"Contenta, ma molto tesa": così l'avvocato Alessandro Maneffa ha descritto la sua assistita alla notizia che avrebbe lasciato il carcere. "È stato un percorso molto lungo e accidentato e nell'ultimo anno era molto provata emotivamente, quasi tentata a rinunciare", spiega il legale ricordando che la prima istanza è stata presentata nel 2012. La "Circe della Versilia" si è sempre professata innocente e ha continuato a farlo anche dopo la sentenza definitiva e le perizie. Nell'ordinanza di liberazione condizionale si sottolinea la "positiva evoluzione interiore maturata dalla Redoli nel corso dei lunghi anni di carcerazione ed il suo impegno profuso nell'attività lavorativa in carcere e di volontariato".

Il caso - Il 17 giugno 1989 il marito della Redoli venne trovato ucciso con 17 fendenti in un lago di sangue nella sua abitazione sulla via Provinciale a Forte dei Marmi. Ad avvertire le forze dell'ordine fu la stessa moglie, quando rientrò a casa con i figli Tamara, allora 18 anni, e Diego, 14. Fin da subito le indagini si concentrarono su Carlo Cappelletti, all'epoca 23enne, carabiniere e amante della donna, e sulla 50enne Maria Luigia Redoli, che furono ritenuti i responsabili del delitto.

Libertà condizionale - In un primo momento ci fu l'assoluzione in primo grado a Lucca, mentre l'appello ribaltò la sentenza condannando all'ergastolo entrambi, confermata dalla Cassazione. L'arresto definitivo avvenne nel settembre del 1991. Maria Luigia Redoli, oggi 76enne, ha lasciato definitivamente il carcere di Opera a Milano dove era reclusa, ottenendo la liberazione condizionale. La donna, che nel frattempo si è sposata per la seconda volta, vivrà nella provincia pavese con la speranza di tornare, almeno sporadicamente, a Forte dei Marmi.