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Temperature elevate e afa, scatta lʼallarme caldo: ecco cosa sapere

"Essendo previste temperature e tassi di umidità in continua crescita per molti giorni di seguito - spiega il meteorologo Simone Abelli - ci sono soggetti la cui salute può subire effetti molto gravi, se non devastanti"

caldo estivo
ansa

Si parla molto dell'allarmismo in ambito meteorologico. Tema, come si può ben immaginare, molto delicato. Sussiste però una grande differenza tra il concetto di "allarmismo" e quello di "allarme". In questi giorni di eccezionale ondata di calore ci ritroviamo nell'ambito del secondo caso. "Essendo previste temperature e tassi di umidità in continua crescita per molti giorni di seguito - spiega il meteorologo Simone Abelli - ci sono soggetti la cui salute può subire effetti molto gravi, se non devastanti".

Cerchiamo di capire il perché. "Per quanto riguarda le temperature percepite (il valore, cioè, che risulta dalla combinazione di temperatura e umidità), oltre i 30 gradi si inizia ad avvertire disagio", dice Abelli. A tal proposito, vengono definite "a livello di disagio" le condizioni bioclimatiche "in cui le fasce più deboli della popolazione, ed in particolare gli anziani, possono manifestare effetti sanitari di varia natura tra cui cefalee, disidratazione e talvolta anche la morte. La mortalità totale, per cause naturali e cardiovascolari aumenta in media di circa il 15%; la mortalità per cause respiratorie fino al 50%. Una parte di questa mortalità aggiuntiva è attribuibile al fenomeno chiamato "harvesting" e rappresenta quindi un anticipo di morte di persone che sarebbero probabilmente decedute in un breve arco temporale" (fonte: Arpa Emilia Romagna).

"Al di sopra dei 35 gradi- prosegue il meteorologo - si passa a un livello di forte disagio: se queste condizioni persistono per tre o più giorni consecutivi, la mortalità totale, per cause naturali e cardiovascolari, cresce in media di circa il 30%, mentre la mortalità per cause respiratorie di circa l'80%. Oltre i 40 gradi entriamo nello stato di emergenza sanitaria per disagio molto forte con elevato rischio di colpi di calore".

È il caso di questi giorni. Per questo motivo, il Ministero della Salute ha emesso il bollino rosso (livello 3 di allerta, ossia il massimo) per molte città. Ricordiamo che il livello 3 indica "condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Tanto più prolungata è l'ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute".