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Genova, il crollo del ponte Morandi

Si è sbriciolato improvvisamente trascinando con sé in un volo di 100 metri auto e camion

Genova, il crollo del ponte Morandi - foto 1
ansa

Ore 11.50, 14 agosto 2018: il viadotto Morandi sull'A10 tra i caselli di Genova Ovest si sbriciola improvvisamente mentre nel capoluogo ligure imperversa una bufera d'acqua e fulmini.

E' l'inizio della tragedia. Il ponte, crollando, porta via con sé in un volo di 100 metri anche auto e camion, schiantandosi in un cumulo di macerie e lamiere nel secco greto del torrente Polcevera. Una parte del ponte piomba sulla sottostante via Fillak, travolgendo una struttura dell'Amiu, l'azienda ambientale del Comune di Genova. Comincia il conto delle vittime, un numero sempre in aggiornamento, sfortunatamente.

I primi ad arrivare sul posto sono i poliziotti del Reparto mobile di Bolzaneto, che estraggono vivo da un'auto il portiere del Legino Davide Capello. Saranno loro a dare l'allarme. Arrivano poi vigili del fuoco, carabinieri e polizia, mentre sui social iniziano a girare i primi video del crollo. I tre più importanti ospedali cittadini aprono le unità di crisi mentre comincia il conto delle vittime.

Le reazioni - Per il presidente della Repubblica "è una disgrazia spaventosa e assurda". Poi Mattarella sollecita "un esame severo sulle cause: nessuna autorità potrà sottrarsi a un esercizio di piena responsabilità, lo esigono le famiglie delle tante vittime". Il governatore Toti, il sindaco di Genova Bucci e anche il ministro alle infrastrutture Toninelli la chiamano "una tragedia immane" per la quale la solidarietà, così come le polemiche, arrivano trasversali. Il ministro dell'Interno Salvini ricorda di aver percorso quel ponte "migliaia di volte però adesso da cittadino italiano farò di tutto per avere nomi e cognomi dei responsabili passati e presenti perché è inaccettabile che in Italia si muoia così". E ugualmente, aggiunge, "nel 2018 non è possibile morire così. Se ci sono vincoli europei che ci impediscono di spendere soldi per mettere in sicurezza le scuole dove vanno i nostri figli o le autostrade su cui viaggiano i nostri lavoratori, metteremo davanti a tutto e a tutti la sicurezza degli italiani".

Autostrade: "Un evento inaspettato" - Il sottosegretario alle infrastrutture Edoardo Rixi riflette: "Un ponte non viene giù per un fulmine né per un temporale: vanno trovati i colpevoli". E lo dice perché alcuni testimoni sostengono che al momento del crollo un fulmine avrebbe colpito il piantone del ponte. Ma, almeno secondo le prime stime, il crollo sarebbe attribuibile a un cedimento strutturale. Crollo, dice il direttore del Tronco di Genova di Autostrade per l'Italia Stefano Marigliani, che è "per noi qualcosa di inaspettato e imprevisto rispetto all'attività' di monitoraggio che veniva fatta sul ponte. Nulla lasciava presagire. Assolutamente non c'era nessun elemento per considerare il ponte pericoloso". Tra l'altro, dice ancora Autostrade, "sulla struttura risalente agli anni '60 erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto" e "come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione. I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova".

Il ministro Toninelli parla invece di responsabilità della manutenzione: "Dalle verifiche fatte attraverso i tecnici del ministero, la manutenzione compete ad Autostrade, la manutenzione a qualsiasi livello compete ad Autostrade, compete ai tecnici del ministero seguire gli interventi straordinari". La solidarietà è globale: attivato il protocollo sisma, arrivano vigili del fuoco dalle regioni limitrofe, i nuclei di Protezione civile di molte regioni sono pronte a partire.

Conte: "Tragedia inconcepibile" - Mentre al policlinico San Martino si compongono i morti, il premier Conte arriva in prefettura dopo un breve sopralluogo sul Polcevera. "Davanti a una tragedia come quella di Genova tutti si devono interrogare - dice -. Tutte le autorità competenti e tutte le persone che hanno responsabilità". Il premier ha sottolineato che il bilancio delle vittime "è purtroppo destinato a lievitare". Ora, ha aggiunto, "dovremo accertare le cause e occorrerà del tempo. Ma una tragedia del genere è inconcepibile". Conte ha poi annunciato: "Un piano straordinario di monitoraggio di tutte le infrastrutture soprattutto di quelle più vecchie".