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Strage di cani e gatti a Caltanissetta, Wwf: colpa dei cacciatori

Lʼorganizzazione animalista individua nellʼattività venatoria al coniglio la possibile diffusione di esche avvelenate nella zona di San Cataldo: decine le vittime tra randagi e domestici

E' guerra per i conigli: cacciatori contro randagi, ma a farne le spese sono anche cani e gatti domestici.

E' strage di animali d'affezione nella zona di San Cataldo a Caltanissetta, in Sicilia, dove c'è un'area venatoria. E il Wwf punta il dito contro i cacciatori di conigli che vedrebbero minacciato il loro bottino dagli altri predatori. E tra le vittime si segnalano anche gli animali selvatici, in primis le volpi. Decine le morti per esche avvelenate nelle campagne di Piano Torre e Giganna, immediata periferia della città. Allertati sindaco e autorità.

"E' fin troppo facile immaginare che le polpette avvelenate sparse sul territorio siano proprio dirette ad eliminare i predatori dei conigli, così che questi mammiferi si riproducano tranquillamente ed i cacciatori non abbiano concorrenti quando a settembre si riaprirà la caccia": ha le idee chiare Ennio Bonfanti, presidente di Wwf Sicilia Centrale.

Per questo "facciamo appello ai cittadini – aggiunge – affinché ci aiutino a individuare i criminali che stanno avvelenando le nostre campagne. In caso di individui o auto sospette che spargono polpette o altro, occorre chiamare immediatamente le forze di Polizia e, ove possibile, filmare col proprio telefono cellulare la scena".

Inoltre, "le guardie zoofile e ambientali del Wwf - prosegue - sono a disposizione del Comune e delle altre autorità competenti, per collaborare nelle azioni di contrasto al fenomeno e per pianificare e porre in essere efficaci misure di prevenzione, indagini ed accertamenti. Per informazioni e segnalazioni scrivere a guardiewwf.caltanissetta@gmail.com".