FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Ragusa, maltrattamenti all'asilo: due maestre rinviate a giudizio

Le docenti accusate di minacce ai bambini con pesanti intimidazioni: "Ti prendo a schiaffi, sei insopportabile"

Ragusa, maltrattamenti all'asilo: due maestre rinviate a giudizio - foto 1
agenzia

Il gup di Ragusa ha rinviato a giudizio per maltrattamenti due maestre di un asilo del Ragusano.

Le indagini della polizia di Stato, che risalgono al giugno del 2016, erano sfociate nella richiesta di un'ordinanza cautelare nei confronti delle due donne, rigettata dal gip. La Procura ha quindi chiesto e ottenuto il loro rinvio a giudizio. Per l'accusa le docenti avrebbero minacciato di violenza i bimbi e rivolgendo loro pesanti intimidazioni.

Alcune intercettazioni hanno svelato le minacce delle maestre ai bambini: "Ti do tanti di quegli schiaffoni! Sei un bambino insopportabile". A un piccolo che chiedeva di potere andare in bagno, una docente rispondeva: "A casa tua la fai la cacca: ti do all'orco, lo chiamo... così se lo mangia e ce lo toglie dai piedi".

L'altra maestra diceva a un altro piccolo: "Se piangi ancora ti lascio solo, non lo fare più, non ti azzardare". Le indagini erano state avviate dopo la segnalazione alla squadra mobile di Ragusa da parte di alcuni genitori, allarmati dal rifiuto dei loro figli di andare a scuola.

La richiesta di rinvio a giudizio è stata formulata dai pm per "maltrattamento degli alunni, a loro affidati per ragioni di istruzione ed educazione", fatti commessi con "rimproveri aspri, ingiurie e umiliazioni, alimentando in tal modo un clima di permanente intimidazione, il tutto aggravato dal fatto di aver abusato dei poteri ed in violazione dei doveri inerenti la pubblica funzione".

I difensori delle imputate, dopo il rinvio a giudizio, hanno fatto notare che nel provvedimento del gip, con il quale si respingeva la richiesta di misura cautelare, si evidenziava che "non erano emersi dalle indagini elementi tali da far presumere comportamenti violenti, minacciosi o vessatori nei confronti degli alunni né che tali comportamenti abbiano avuto una gravità tale da cagionare sofferenze psichiche e fisiche agli alunni". La prima udienza del dibattimento si terrà il 5 marzo 2018.