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Migranti, recuperati i cadaveri di 28 persone nel Canale di Sicilia

In Sicilia sono sbarcati mille profughi e altrettanti ne sono attesi a breve. In 750 arrivati a Vibo: 191 sono donne e 198 minori, quasi tutti non accompagnati

La guardia costiera ha recuperato nelle ultime 24 ore, nel corso di 33 operazioni di soccorso, i cadaveri di 28 migranti nel Canale di Sicilia, mentre sono state tratte in salvo 4.655 persone.

I migranti si trovavano a bordo di 27 gommoni, 5 piccole imbarcazioni e un barcone, raggiunti tutti al largo della Libia. I 28 morti si aggiungono ai 10 che erano stati recuperati due giorni fa, quando erano stati tratti in salvo altri 6mila migranti.

Altri mille profughi sono arrivati in Sicilia, dove saranno seguiti a breve da altri mille. Nel porto di Palermo è infatti approdata la nave Bourbon Argos di Medici senza frontiere: a bordo anche 161 donne e 15 minori. Si tratta in prevalenza di subsahariani sbarcati al molo Quattro venti, dove si trova lo staff dell'Asp di Palermo per i controlli sanitari prima del trasferimento nei centri di accoglienza.

E a Vibo Valentia è arrivata la Aquarius, una nave di Sos Mediterranée che opera in partenariato con Medici senza frontiere, portando in Calabria 725 profughi. Erano stati tratti in salvo lunedì al largo della Libia, a nord-ovest di Tripoli. Si tratta di 529 uomini, 191 donne (di cui 118 viaggiano sole e 10 sono incinte), e 198 minori, 178 dei quali non accompagnati. Tra loro, nove bambini hanno meno di cinque anni. 

In due giorni, dunque, sono stati presi a bordo delle navi che operano nel Canale di Sicilia oltre diecimila migranti. Alle ultime operazioni hanno partecipato Nave Corsi CP906 della Guardia Costiera, le motovedette CP302 e CP322 della Guardia Costiera di Lampedusa, un'unità della Marina Militare italiana e una della Marina Militare irlandese, un'unità del dispositivo Frontex, un mercantile, due rimorchiatori privati e navi delle organizzazioni non governative Moas, Life Boat, Open Arms e Watch the Med.