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Loris, la mamma resta in carcere Perizie: il piccolo non subì violenze

Confermato il fermo della donna. Individuato il secondo telefono usato da Veronica: appartiene a unʼamica della mamma del piccolo ucciso. Secondo le prime perizie, Loris non ha subito violenze sessuali né il giorno della sua morte né in precedenza

loris ritrovamento
ansa

Non è di Veronica Panarello il secondo cellulare, che lei ha sempre negato di possedere. Il telefonino finito al centro dell'attenzione degli inquirenti è intestato all'amica della mamma di Loris, la stessa che ne ha segnalato la presenza. La donna lo avrebbe in precedenza prestato a Veronica, la quale lo avrebbe restituito alla legittima proprietaria al momento in cui si presentò per le condoglianze dopo la morte del piccolo Loris.

Loris, la mamma resta in carcere Perizie: il piccolo non subì violenze

Confermato il fermo di Veronica - Il gip di Ragusa Claudio Maggioni ha convalidato il fermo della mamma di Loris per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. La donna è accusata di aver strangolato con una fascetta di plastica il piccolo e di aver portato il corpo in contrada Mulino vecchio di Santa Croce Camerina.

Gip: "La mamma di Loris due volte al Mulino vecchio" -
La vettura di Veronica Panarello il 29 novembre, giorno della morte di Loris, risulta "essere passata per due volte dal Mulino vecchio", la zona dove è stato ritrovato il corpo del bambino. Lo scrive il gip Claudio Maggioni nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere. LEGGI L'ARTICOLO

Perizie: Loris non subì violenze - Loris Stival non ha subito violenze sessuali né il giorno della sua morte né in precedenza. Lo hanno stabilito le prime perizie medico legali che, in via preliminari, sono state già consegnate alla Procura di Ragusa.

Nel telefonino foto e video di Loris - All'interno del cellulare che Veronica ha prestato all'amica del cuore c'erano "foto e video di Loris, e tutte le cose di cui una mamma è orgogliosa". Lo afferma la 30enne che ha avuto per diversi mesi il cellulare della mamma del piccolo, usando una Sim personale perché il suo si era rotto.

Il giallo del secondo telefono
- Ma perché la Panarello si fece prestare dall'amica quel portatile, ora sequestrato da polizia e carabinieri? E perché l'amica ha detto che quell'apparecchio era di Veronica? Gli inquirenti stanno cercando di far luce sull'ennesimo punto oscuro della vicenda della morte di Loris, e il particolare viene segnalato da Tgcom24. Ancora da chiarire anche l'eventuale presenza di un complice, ipotesi che resta valida ma tutta da dimostrare.

Intanto polizia di Stato, scientifica e postale stanno passando al setaccio il computer di Veronica e anche quello di Orazio Fidone, il cacciatore che ritrovò il cadavere del bambino nel canalone poco distante da Santa Croce Camerina (Ragusa).

Inoltre, si stanno eseguendo analisi anche sulle auto della donna e dello stesso Fidone, che rimane indagato per l'omicidio. Anche Andrea Stival, padre di Davide e nonno di Loris, ha espresso i suoi dubbi sulla nuora. "Sto soffrendo - dice -, come padre e come nonno. I principi della nostra famiglia sono saldi, non abbiamo niente a che fare con tutto quello che sta emergendo e con le bugie, se tali saranno, di Veronica Panarello".

Davide Stival: "Se è stata lei paghi. Dalle immagini non si riconosce Loris" - Sul terribile omicidio interviene di nuovo Davide, il papà di Loris, che in un'intervista a "Repubblica" dice: "Non so chi sia stato, ci sono molti sospetti su mia moglie. Se è stata lei deve pagare, non si può fare questo a un bambino". Davide Stival dice poi di non aver "mai avuto sospetti sulla fedeltà di Veronica. Non do retta alle chiacchiere di paese. Si è sempre comportata da mamma".

Infine, commenta i fotogrammi dei filmati delle telecamere dicendo che "si vede qualcuno che ritorna verso il portone di casa mia, ma non si riconosce Loris. Non sono per niente sicuro che sia lui. La Polo nera che utilizzava mia moglie invece si distingue abbastanza chiaramente".

Il giallo del grembiulino - E ancora, c'è il mistero del grembiulino, come segnala la "Stampa". Quando fu ritrovato, il piccolo Loris indossava la giacca a vento e il grembiulino della scuola. Gli inquirenti sostengono che, in base alle riprese delle telecamere, Loris rientra in casa da solo alle 8,32. Veronica accompagna il fratellino alla ludoteca e rientra dopo 17 minuti. Ci sono poi i 36 minuti del mistero, dopo di che Veronica esce in auto dal garage. Loris non si è svestito in casa? Oppure la madre lo ha strangolato e poi rivestito, rimettendogli addosso grembiulino e giaccone per sviare le indagini?