FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Agrigento, due fratellini travolti e uccisi dal fango dopo l'esplosione di un "vulcanello"

Le vittime avevano 7 e 9 anni. La tragedia nella riserva naturale Macalube di Aragona, nellʼAgrigentino, dopo unʼondata di argilla dovuta allʼimprovvisa esplosione di un vulcanello della zona. Tratto in salvo il papà dei due bambini

vulcanelli agrigento
ansa

Due bambini (una femminuccia di 7 e un maschietto di 9 anni) sono morti nella riserva naturale Macalube di Aragona, nell'Agrigentino, travolti da un'ondata di argilla dovuta all'improvvisa esplosione di un vulcanello della zona. I due fratellini si trovavano con il padre, rimasto illeso. La riserva è nota per il caratteristico fenomeno naturale, legato alla natura vulcanica del territorio.

Agrigento, due fratellini travolti e uccisi dal fango dopo lʼesplosione di un "vulcanello"

Sono subito scattate le ricerche. Il padre dei due fratellini, Rosario Mulone, 46 anni, è un appuntato dei carabinieri di Joppolo Giancaxio. La madre, Giovanna Lucchese, ha 45 anni. La famiglia festeggiava il compleanno di 9 anni del bambino. Era stato proprio il festeggiato a chiedere al padre di portarlo a vedere quello strano e affascinante fenomeno naturale. Il genitore aveva così deciso di andare nella riserva Maccalube con i due figli.

Un boato e l'improvvisa esplosione - Terribile la scena che si è presentata agli occhi del papà e dei due bambini intorno alle 12,30, mentre i tre erano in visita nella zona dei vulcancelli: un'esplosione improvvisa, una colonna di fango che zampilla e schizza come se una bomba fosse caduta sul terreno, il terrore e le grida dei turisti. Un "vulcanello freddo" è improvvisamente esploso eruttando gas e fango e coinvolgendo la famigliola. L'esplosione è avvenuta in una zona in cui è consentito il passaggio delle persone senza alcuna precauzione.

La Regione Sicilia chiude la riserva - Il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, ha ordinato alla Protezione civile e al dipartimento Ambiente della Regione di sospendere immediatamente gli accessi nella riserva per poter avviare verifiche e accertamenti necessari dopo la tragedia.

Pozze di fango bollente nella riserva - Nella riserva, che si trova a quattro chilometri di distanza dal centro abitato di Aragona e a 15 da Agrigento, vi sono pozze di fango argilloso che sobbollono e a volte avvengono eruzioni di grossa entità a causa del metano presente nel sottosuolo, che comportano espulsione di fango caldo, gas e acqua. La riserva è gestita da Legambiente.

La Procura apre un'inchiesta - La Procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta sull'esplosione che ha ucciso la piccola. Sul posto, per coordinare le indagini, è arrivato il sostituto procuratore Carlo Cinque.

Direttore riserva: nessun preallarme - "Non avevamo registrato un preallarme di alcun tipo, mezz'ora prima i nostri operatori erano sulla collina dei vulcanelli e tutto era normale. All'improvviso poi è accaduta la tragedia". E' quanto riferisce Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente, e direttore della riserva.

"Niente soldi, fenomeno mai monitorato" - Pur essendo una collina millenaria, il fenomeno dei vulcanelli, con l'eruzione di gas e argilla, non è mai stato monitorato: non esistono centraline di osservazione nell'area. A dirlo è ancora Fontana: "La Regione non ha mai finanziato i nostri progetti per mancanza di fondi".