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Alcamo, bimbo prende di nascosto le medicine della madre e muore

La scoperta fatta dalla donna solo il giorno dopo. Sul decesso indaga la polizia. La Procura di Trapani ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti

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Un bambino di 5 anni è morto nella notte ad Alcamo presumibilmente per avvelenamento da farmaci. Secondo le prime ricostruzioni il piccolo, trovato morto dalla mamma, ieri sera, eludendo la sorveglianza della donna, avrebbe assunto delle medicine che utilizzava la madre. Sull'episodio indaga la polizia del commissariato di Alcamo, in provincia di Trapani.

La donna, di origini messicane, vive ad Alcamo, mentre il padre del bambino è emigrato in Germania. I due sono separati. Inutile l'intervento di un'ambulanza del 118. Per il piccolo non c'è stato nulla da fare. Quando è scattato l'allarme il bimbo era già morto. I soccorritori hanno assistito impotenti allo strazio della donna, già segnata da una difficile situazione familiare. Secondo indiscrezioni, alla base della depressione della madre del piccolo ci sarebbe proprio la burrascosa relazione con l'ex coniuge che la donna in passato ha anche denunciato per maltrattamenti.

La Procura di Trapani ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. Nessuna specifica contestazione, al momento, è stata avanzata a carico della madre del bambino. Sarà l'autopsia a stabilire le cause della morte. Quella dell'assunzione dello psicofarmaco, infatti, è solo un'ipotesi. Il piccolo potrebbe essere morto anche per cause naturali legate ad una patologia mai diagnosticata. L'unica certezza è che gli inquirenti escludono qualsiasi forma di violenza sul bambino.

La donna era seguita da servizi sociali - La giovane madre, che abita in una casa modesta del centro storico di Alcamo, viene descritta dai vicini di casa come una donna tranquilla e molto legata al figlio, anche profondamente prostrata da una difficile situazione familiare ed economica. Vive di stenti, aiutata dalla parrocchia e dagli stessi vicini, ma anche dai Servizi sociali, a conoscenza dello stato di bisogno della donna, che hanno cercato di sostenerla anche dal punto di vista psicologico. In queste ore gli inquirenti stanno ascoltando alcuni testimoni presso il commissariato di polizia, alla presenza del pm. L'unica certezza è che non sarebbe emerso alcun elemento che possa far pensare a responsabilità dolose da parte della madre.