FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

"Questa creatura è...cosa nostra", polemica a Catania per il battesimo in stile Casamonica

La questura ha ordinato la rimozione dei cartelloni raffiguranti il figlio del pregiudicato "Ciccio Ninfa", vicino al clan Laudani, con la coppola in testa

antonio rapisarda bambino mafia battesimo
dal-web

Dopo il polverone suscitato dal funerale-show celebrato nel cuore di Roma in onore del boss Vittorio Casamonica, a Catania sta facendo scalpore il battesimo di Antonio Felice Rapisarda, figlio del pregiudicato "Ciccio Ninfa", ritenuto vicino al clan Laudani e in passato indagato per associazione mafiosa.

"Questa creatura meravigliosa è... cosa nostra"

, si legge sui manifesti 6x3 in cui campeggia il piccolo con la coppola in testa. La questura ha ordinato la rimozione dei cartelli.

"Questa creatura è...cosa nostra", polemica a Catania per il battesimo in stile Casamonica


Il battesimo viene presentato come un

vero e prorpio evento

, con tanto di diretta radio, a cui parteciperanno

molti vip e personaggi famosi

del mondo televisivo da Andrea Azzurra di "The Voice", ad Angela di "Uomini e Donne", a Claudio Tropea di "Io Canto" ad una serie di cantanti neomelodici (Luigi Di Pino, Dany Diamante e Gianni Narcy). Il

questore di Catania

Marcello Cardona, oltre ad aver ordinato la rimozione dei cartelli affissi abusivamente, ha assicurato che vigilerà sulla cerimonia fissata per domenica.

L'indignazione è partita sul web tramite

Matteo Iannitti

, del movimento Catania Bene Comune, che ha postato la foto della gigantografia del piccolo con indosso la coppola sulla sua pagina Facebook. "Ecco come vengono festeggiati alcuni battesimi a Catania, cantanti neomelodici, volti noti della tv commerciale, tutti invitati e pagati chissà quanto per la grande festa - si legge -. Manifesti 6x3 in giro per la città,

la data ma non il luogo dell'evento

che pare sia una grande villa privata".

"Venire a conoscenza che in provincia di Catania ci siano ostentazioni di questo tipo, al di là della famiglia sia o meno affiliata a cosa nostra - ha dichiarato Matteo Iannitti a Sud Press – dovrebbe far scattare un

campanello d'allarme sulla cultura mafiosa

che ormai ha impregnato parte della società catanese". Il senatore M5S

Mario Michele Giarrusso

è subito intervenuto denunciando il tutto al sindaco di Catania ed al prefetto, per quello che a suo parere è un

gesto in pieno stile Casamonica

.

"Bene ha fatto la questura di Catania a ordinare la rimozione dei cartelloni", ha commentato la presidente della Commissione parlamentare Antimafia

Rosy Bindi

. "Non sarebbe stato giusto - ha proseguito - consentire una così

sfrontata rivendicazione

di appartenenza e di potere mafiosi, unita alla strumentalizzazione di un minore".