Scomparsa nel Grossetano, Cassazione: ergastolo a Bilella
Il cadavere di Francesca Benetti non è mai stato ritrovato. I parenti della vittima: "Ora ci dica dovʼè"
La corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato da Antonino Bilella contro la condanna all'ergastolo avuta in Appello per l'omicidio e l'occultamento del cadavere di Francesca Benetti, l'insegnante originaria di Cologno Monzese (Milano) scomparsa dalla sua proprietà di Gavorrano (Grosseto) il 4 novembre 2013 e mai più ritrovata.
La Cassazione ha giudicato "inammissibile" il ricorso. Bilella quindi rimane condannato all'ergastolo.
La sentenza conferma "l'impianto accusatorio", "finalmente è stata fatta giustizia e questa vicenda si conclude", commenta l'avvocato Alessandro Risaliti, legale di parte civile per i figli di Francesca Benetti, aggiungendo: "Sono soddisfatto, d'altra parte non poteva che andare così".
Per l'avvocato Agron Xhanaj, che nel processo ha assistito il fratello di Francesca Benetti, "è uno dei pochi processi senza corpo e senza arma del delitto conclusosi con ergastolo e isolamento diurno. Rimane irrisolto per il mancato ritrovamento del corpo e per il dolore dei familiari che non può venire
meno". Tuttavia, ha aggiunto il legale di parte civile, "quantomeno Bilella non potrà più prendersi gioco della giustizia auspicando che - come la madre di Francesca Benetti scriveva nella sua lettera del febbraio 2014 rivolta prima di morire all'assassino della figlia - 'il Bilella compia un gesto
di estrema umanità e restituisca Francesca o ciò che di lei
rimane, ai suoi familiari'".