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Schettino all'Isola dei Famosi, il mediatore: "Sapeva tutto"

Francesco Pepe, figlio dellʼavvocato difensore dimissionario del comandante, conferma lo svolgimento della trattativa

Conferma tutto, parola per parola, Francesco Pepe, figlio di Daniele, ex avvocato difensore di Francesco Schettino: il comandante era assolutamente a conoscenza del contatto e della nascita della trattativa con i finti emissari della trasmissione "L'Isola dei Famosi", in realtà componenti della redazione de "Le Iene".

Pepe ha ribadito che la cifra richiesta da Schettino era di 2 milioni, alzata poi da lui stesso in vista del consueto confronto tra domanda e offerta, e che la frase relativa al Brasile non fosse riferita al deposito dei soldi, ma alla possibile location della trasmissione televisiva. Il padre legale, proprio all'indomani della diffusione del servizio sulla trattativa, ha lasciato l'incarico nel collegio difensivo dell'ufficiale napoletano affermando di "essere stanco".

Ascolta l'intervista di Francesco Pepe concessa a Massimo Canino

Schettino: "Nessun incarico a Francesco Pepe per l'Isola"

- "Non esiste alcun mandato, né scritto né in altra forma, a Francesco Pepe a rappresentarmi in alcuna trattativa e lo sfido a dimostrarlo". Così Francesco Schettino sugli sviluppi della vicenda portata alla luce dal servizio delle Iene sulla trattativa tra una persona presentatasi come manager del reality L'Isola dei Famosi ed il figlio del suo ex difensore Domenico Pepe, presentatosi come "procuratore" del comandante condannato pochi giorni fa per il naufragio della Costa Concordia.

"Anzi - aggiunge Schettino - quando mi fu detto che c'era la possibilità di partecipare all'Isola dei Famosi, io chiesi di procedere esclusivamente per verificare chi fossero questi interlocutori. A quel punto chiesi io che venisse formulata tale proposta per poter poi affermare, carta alla mano, che intendevo dire di no, che non avrei accettato qualsiasi cifra. Ma quella proposta non è mai arrivata e non poteva arrivare, vista come si e' svolta quella surreale trattativa mai autorizzata, che non poteva essere tale anche perché non mi risulta che Francesco Pepe abbia titoli professionali per poterla condurre".

"Lui - prosegue Schettino - non ha capito la gravità di ciò che ha fatto, a cominciare dall'induzione nei confronti delle Iene a compiere un reato, quello di evasione fiscale, quando ha detto che il pagamento poteva essere fatto in Brasile".

"Quanto alla rinuncia dell'avvocato Domenico Pepe, che sulla vicenda di quella presunta trattativa ricordo che ha dato una versione diversa dal figlio - conclude il comandante - preciso che alcune ore prima che rendesse nota la sua rinuncia alla mia difesa gli avevo già inviato per email la mia revoca ad assistermi".