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Facebook, un sacerdote contro i gender "Chi li sostiene non potrà fare il padrino"

Il messaggio di don Emiliano De Mitri, di Spongano (Lecce), ha suscitato un vespaio di polemiche. Risposta di fuoco dellʼArcigay. Il sindaco prende le distanze

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Non potranno fare i padrini, le madrine o i catechisti i parrocchiani di Spongano (Lecce) che sostengono le rivendicazioni dei gender. Il viceparroco di San Giorgio, don Emiliano De Mitri, 33 anni, gliel'ha vietato, scatenando un vespaio di polemiche, con un post pubblicato sul suo profilo Facebook.

Facebook, un sacerdote contro i gender "Chi li sostiene non potrà fare il padrino"

"Ora basta! - si legge sul messaggio -. Tutti quei parrocchiani che 'coloreranno' le foto arcobaleno a sostegno delle organizzazioni LGBT non sapendo nemmeno cosa sono e quali sono le teorie gender non avranno da me: 1) certificato-nulla osta per fare padrini-madrine; 2) non avranno incarichi come educatore-catechista o responsabile di associazioni ecclesiali con finalità educativa, perché in netto contrasto con il Santo Vangelo. Qualsiasi replica a questo post verrà cancellata".

Non si è fatta attendere la risposta del presidente dell'Arcigay Salento, Roberto De Mitry, che afferma: "Non è più rabbia o tristezza che proviamo. Quello che proviamo è tanta pietà mista a ilarità. Annaspate goffamente a spauracchi pensando che la popolazione viva ancora nel Medioevo, che non sia istruita e che non sappia più distinguere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato".

De Mitry scrive poi: "Ma come si può 'minacciare' i fedeli per una foto profilo?" Il viceparroco ha scritto, 'se usi l'arcobaleno allora non ti faccio fare il padrino, o il catechista'. Fa ridere". E ancora, dice l'esponente di Arcigay, "l'amore e la giustizia vincono sempre. Perché è amore e giustizia che Dio vuole, per chi ci crede". E infine: "Un consiglio? Incominciate a seguire davvero la parola di Dio e smettetela di essere ridicoli".

Dal post del prelato salentino prende le distanze anche il sindaco di Spongano, Antonio Candido: "Aspetto di incontrarmi con lui appena possibile - duce il sindaco - per capire cosa lo abbia spinto a scrivere queste cose".

Una posizione non nuova, quella del sacerdote salentino sull'argomento. Qualche giorno prima dell'ultimo post, sempre su Facebook il sacerdote aveva scritto: "Scomunica latae sententiae per tutti coloro che fanno parte di organizzazioni e circoli che promuovono l'ideologia gender! Questo va fatto". Intanto, dopo il caso e le polemiche scaturite, il profilo del vice parroco è stato oscurato.