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Criminalità nel Foggiano,sindaco in sciopero della fame per legalità

Francesco Miglio e la sua giunta hanno dato vita alla protesta per chiedere un incontro con il governo, dopo che in paese, tra omicidi e attentati, erano state registrate quattro rapine in poche ore

A far traboccare un vaso già colmo le quattro rapine in poche ore del 22 febbraio: così il sindaco di San Severo (Foggia), Francesco Miglio, classe 1973, e la sua giunta hanno proclamato uno sciopero della fame per la legalità che andrà avanti fino all'incontro "per affrontare in maniera pragmatica, celere ed incisiva il fenomeno criminalità".

Il primo cittadino ha dato notizia dell'atto di protesta in una lettera aperta, indirizzata al presidente del Consiglio, al ministro dell'Interno Minniti e alle massime autorità locali e nazionali. "Mi vedo costretto a intraprendere - si legge nella missiva - iniziative forti ed eclatanti (...) sino a quando il Governo non avrà dato concreti segnali di presenza sul territorio, assicurando i livelli di vivibilità che ogni cittadino italiano deve avere".

La lettera del sindaco di San Severo Al Signor Presidente del Consiglio; Al Signor Ministro dell'Interno; Al Signor Ministro della Difesa; Al Signor Ministro delle Finanze; Al Signor Ministro della Giustizia; Al Signor Presidente Regione Puglia; Al Signor Prefetto di Foggia; Al Signor Questore di Foggia; Al Signor Procuratore della Repubblica – Tribunale di Foggia; e, p.c. Al Signor Comandante Arma dei Carabinieri Regione Puglia; Al Signor Comandante Guardia di Finanza Regione Puglia; Al Signor Dirigente Polizia di Sato Regione Puglia; Al Signor Comandante Provinciale Arma dei Carabinieri – Foggia; Al Signor Comandante Provinciale Guardia di Finanza – Foggia; Al Signor Comandante Arma dei Carabinieri – San Severo; Al Signor Dirigente Polizia di Stato – San Severo; Al Signor Comandante Guardia di Finanza San Severo

Oggetto: A San Severo la criminalità non può sconfiggere la democrazia e lo Stato

Nella sola giornata di ieri, mercoledì 22 febbraio, la città di San Severo, centro della provincia di Foggia che conta circa 60.000 abitanti, è stata fatta oggetto di ben quattro rapine nel giro di pochissime ore, che seguono un numero purtroppo imprecisato ed impressionante di altri eventi malavitosi: rapine a mano armata messe a segno con ferocia e disarmante spudoratezza a negozi di generi alimentari, farmacie, tabaccherie, negozi di abbigliamento, bar, agenzie immobiliari, in tutte le zone del centro abitato ed a qualsiasi ora del giorno e della notte. Inoltre nelle ultime settimane si sono registrati anche due omicidi e diversi attentati dinamitardi, con numerose bombe collocate in diversi esercizi commerciali della città.

I cittadini sono allo stremo e sta passando il messaggio che San Severo è divenuta terra di nessuno dove la criminalità imperversa e regna sovrana, in spregio alle più elementari regole di democrazia e convivenza civile. Le istituzioni dello Stato sono percepite da tutta la popolazione come inadeguate nel numero e quindi nella impossibilità di fronteggiare l'emergenza criminalità.

In qualità di primo Cittadino di questa comunità e di Presidente della Provincia di Foggia, sento forte il dovere di richiamare l'attenzione delle istituzioni democratiche rispetto ad una situazione oramai intollerabile che sta minando le basi del patto sociale che governa la nostra comunità. Dopo numerosi appelli, incontri, rassicurazioni ricevute dai massimi livelli istituzionali, i cittadini di San Severo non percepiscono miglioramento rispetto al problema di criminalità dilagante e legalità negata.

Mi vedo costretto pertanto ad intraprendere iniziative forti ed eclatanti e sottoporre questo intollerabile disagio all'attenzione degli organismi preposti. Per cui comunico che dalla giornata di oggi inizio uno sciopero della fame sino a quando il Governo non avrà dato concreti segnali di presenza sul territorio di San Severo, assicurando i livelli di vivibilità che ogni cittadino italiano deve avere.

Chiedo un incontro immediato per affrontare in maniera pragmatica, celere ed incisiva il fenomeno criminalità nella città di San Severo. Comunico fin d'ora che sarò accanto ai miei cittadini in ogni eventuale iniziativa che dovesse essere organizzata per evidenziare questa situazione di grande disagio e paura. Ove ne avessi i poteri, probabilmente, prenderei atto che la mia città è cinta d'assedio e metterei in campo ogni azione a tutela della incolumità dei miei cittadini e della loro forza economica, messa pericolosamente in discussione da omicidi, rapine, bombe, intimidazioni che rappresentano una autentica dichiarazione di guerra che va contrastata con iniziative straordinarie!

In attesa di un immediato riscontro porgo distinti saluti.
Il Sindaco di San Severo e Presidente della Provincia di Foggia
Avv. Francesco Miglio