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Prato, sacerdote sorpreso nudo in auto con una bimba di 10 anni: arrestato | Lui ammette e dice: "Lei ha preso l'iniziativa"

A notare la scena è stato un residente. Il prete ha rischiato il linciaggio. La bambina era seguita dai servizi sociali. Don Paolo Glaentzer parla di un "rapporto consenziente". Il vescovo lo sospende

Prato, sacerdote sorpreso nudo in auto con una bimba di 10 anni: arrestato | Lui ammette e dice:
-afp

Sono dovuti intervenire i carabinieri, nella tarda serata di lunedì, a Calenzano, in provincia di Firenze, per salvare don Paolo Glaentzer, sacerdote di 70 anni.

Rischiava il linciaggio dopo essere stato scoperto seminudo in auto con una bambina di 10 anni. Il prete ha già fatto qualche ammissione e per questo è stato sospeso dal vescovo. Per la bambina, seguita da tempo dai servizi sociali, è stato disposto un sostegno psicologico.

Don Glaentzer, parroco di una chiesa della diocesi di Firenze, al confine con la provincia di Prato, ma che non appartiene al clero fiorentino, è stato poi arrestato dagli stessi militari. Pesante l'accusa: violenza sessuale aggravata. Vista l'età avanzata del sacerdote, la Procura di Prato ha disposto gli arresti domiciliari.

Nudo in auto con una bambina - Il sacerdote, poco dopo le 22 di lunedì, si era fermato nel parcheggio di un supermercato lungo il tragitto tra la parrocchia e la casa della bambina, sua parrocchiana, a cui avrebbe dato assistenza vista la situazione disagiata della famiglia. Un residente della zona ha notato i due in auto in una zona buia. Insieme al padre si è avvicinato alla macchina e, dopo avere visto la piccola con i pantaloni abbassati, ha aperto lo sportello e fatto uscire la bambina avvisando anche i vicini.

La folla tenta il linciaggio - Così un gruppetto di residenti della zona si è radunato nel parcheggio. In un crescendo di tensione e insulti, il prete è stato bloccato e solo l'intervento di una pattuglia dei carabinieri ha evitato che venisse aggredito e linciato dai presenti.

Non era la prima volta che si appartava con la bimba - Il sacerdote portato in caserma è stato interrogato e avrebbe ammesso di essersi appartato con la bambina e che non era la prima volta che accadeva, ma avrebbe dichiarato anche di intendere il suo rapporto con la minore come una relazione affettiva e che sarebbe stata sempre lei a prendere l'iniziativa. Gli episodi, più di uno, sarebbero avvenuti sempre nella sua auto, durante il tragitto tra la parrocchia e la casa della bambina. Per la minore è stato disposto un sostegno psicologico. I carabinieri di Signa stanno conducendo indagini anche per accertare se ci siano altre giovani vittime molestate dal sacerdote, che avrebbe dovuto lasciare la parrocchia a settembre.

Card Betori: mai arrivate segnalazioni, prete sospeso - Il prete è stato sospeso "cautelativamente" dall'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, "dall'esercizio del ministero pastorale". "Alla diocesi di Firenze non erano mai arrivate informazioni o segnali che potessero lasciare intuire condotte deplorevoli né tanto meno comportamenti penalmente rilevanti - spiega una nota della curia dove si ricorda che don Paolo Glaentzer è ospite della diocesi e non fa parte del clero fiorentino - altrimenti la diocesi avrebbe immediatamente agito". Betori, innanzi tutto, "afferma la piena fiducia nell'operato degli inquirenti e della magistratura" e con tutto "il presbiterio diocesano, colpiti e addolorati, esprimono sentita vicinanza alla bambina e alla sua famiglia".

Diocesi: se confermati fatti intollerabili - "I fatti, così come contestati, già di per sè gravissimi, qualora fossero confermati dalle indagini per le quali ci si affida agli inquirenti, sono resi ancora piu' intollerabili e sconvolgenti in quanto attribuiti a un sacerdote e sono causa di profondo dolore per le vittime e ferita aperta per l'intera comunità". Così la diocesi di Firenze sull'arresto del sacerdote. "Nel deprecare ripugnanti comportamenti", la diocesi di Firenze, prosegue la nota "ribadisce il dovere della ricerca della verità, l'attenzione e la cura per le vittime, l'impegno ad evitare ogni possibilità di reiterazione dei reati, la salvaguardia delle comunità, la fiducia nel clero, la certezza che il Signore non abbandona la sua Chiesa".