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Brexit, Papa:c'è aria di divisione,serve Ue meno "massiccia"

Francesco non dimentica il caso Brexit: "Aria di divisione in Europa, serve una Ue meno monolitica"

La Chiesa che deve chiedere perdono ai gay, il fatto che "c'è un solo Papa, non due", le diaconesse.

E' stato un Papa Francesco a tutto campo quello che per un'ora ha risposto alle domande dei giornalisti sul volo di ritorno dall'Armenia. E il Pontefice non ha dimenticato nemmeno la Brexit: "C'è qualcosa che non va in questa Unione 'massiccia': forse occorre pensare a una nuova forma di unione, più libera".

"Brexit? Aria di divisione, meglio unità" - "C'è un'aria di divisione, non solo in Europa. Negli stessi Paesi: la Catalogna, la Scozia. C'è qualcosa che non va in questa Unione 'massiccia': forse occorre pensare a una nuova forma di unione, più libera. Ma non bisogna buttare via il bambino con l'acqua sporca". Così il Papa sulla Brexit e sui pericoli di disgregazione in Europa. "Un passo che deve dare l'Unione europea per ritrovare la forza delle sue radici è un passo di creatività, e anche di sana 'disunione', dare più libertà ai Paesi dell'Unione, pensare una nuova forma".

"C'è solo un Papa, non due" - "C'è un solo Papa. L'altro, Benedetto XVI, è un Papa emerito, una figura che prima non c'era e a cui lui, con coraggio, preghiera, scienza, e anche teologia, ha aperto la strada. Non ho mai dimenticato il discorso che fece ai cardinali il 28 febbraio di tre anni fa: 'tra voi di sicuro c'è il mio successore, a lui prometto obbedienza'. E l'ha fatto". Così Francesco ha risposto sulle dichiarazioni di mons. Georg Gaenswein sul ministero petrino che sarebbe condiviso tra due Papi, uno attivo e uno contemplativo.

Alle celebrazione martedì prossimo per il 65esimo dell'ordinazione sacerdotale di Benedetto XVI, "ci sarò - ha detto - e dirò qualcosa, a questo grande uomo di preghiera, di coraggio, che è il Papa emerito, non il secondo Papa, che è fedele alla sua parola, che è un uomo di Dio, è molto intelligente, e per me è il nonno saggio a casa".

"La Chiesa chieda scusa ai gay, ma anche ai poveri" - Papa Francesco ha poi commentato la frase del cardinale Reinhard Marx secondo cui la Chiesa deve chiedere scusa alla comunità gay. "Io credo - ha detto il Pontefice - che la Chiesa non solo deve chiedere scusa ai gay, ma deve chiedere perdono anche ai poveri, alle donne stuprate, ai bambini sfruttati nel lavoro, deve chiedere scusa di aver benedetto tante armi. I cristiani devono chiedere perdono per aver accompagnato tante scelte sbagliate". 

"I gay non vanno discriminati, devono essere rispettati, accompagnati pastoralmente. Si può condannare qualche manifestazione offensiva per gli altri. Ma il problema è che con una persona di quella condizione, che ha buona volontà, che cerca Dio, chi siamo noi per giudicare?", ha ribadito.

"Su diaconesse il primo a essere stupito sono io" - Il Papa si è poi detto "arrabbiato con i media" per come è stata data la notizia sulla commissione di studio sulle donne diacono. "Il primo a essere rimasto stupito sono stato io". La commissione sta per essere formata, ma per Francesco "la funzione non è tanto importante quanto il pensiero delle donne. E' molto più importante il modo di capire, di pensare, di vedere delle donne, che la loro funzionalità".

"Lutero fu un riformatore, le sue intenzioni non erano sbagliate" - Parlando poi della sua partecipazione a fine ottobre in Svezia alle celebrazioni per il quinto centenario della Riforma luterana, Papa Francesco ha detto: "Io credo che le intenzioni di Martin Lutero non erano sbagliate. E' un riformatore. Forse i metodi non erano quelli giusti, ma in quel tempo la Chiesa non era proprio un modello da imitare: c'era corruzione, mondanità, attaccamento ai soldi e al potere. Lui ha contestato, era intelligente, e ha fatto un passo avanti. Oggi crediamo di riprendere la strada per incontrarci dopo 500 anni".