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Palermo, incinta scopre di avere la leucemia: salvata con il suo bimbo grazie a una terapia innovativa

Il trattamento è stato sperimentato per la prima volta in Italia. Mamma e figlio stanno bene

Palermo, incinta scopre di avere la leucemia: salvata con il suo bimbo grazie a una terapia innovativa - foto 1
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Marzia Mocera, palermitana di 31 anni, era al sesto mese di gravidanza quando ha scoperto di avere la leucemia.

Sembrava non avere alternative: l'unica soluzione era l'aborto terapeutico e, a seguire, la chemioterapia. Ma Marzia e il marito Emanuele non volevano perdere il loro bambino. Così i medici del Policlinico universitario Giaccone hanno proposto loro una terapia innovativa che non era mai stata sperimentata in Italia. La donna ha risposto molto bene alla cura e il 23 aprile è nato Andrea. Mamma e bimbo stanno bene.

"È un miracolo, nessuno può immaginare quello che ho provato quando mi hanno detto che avevo la leucemia", ha detto la neo-mammaIl suo caso è stato presentato il 9 maggio al Policlinico universitario in cui è in cura e dove è nato suo figlio. Per permettere a Marzia di portare avanti la gravidanza in modo sicuro è stata sperimentata per la prima volta nel nostro Paese una terapia salvavita chemio-free. "Fortunatamente la paziente ha risposto veramente bene al trattamento, con progressiva normalizzazione dei parametri e risoluzione delle complicanze", hanno spiegato i medici durante la conferenza stampa.

"Siamo profondamente soddisfatti per questo importantissimo risultato ottenuto con uno straordinario lavoro di ricerca e di assistenza. Il Policlinico universitario si conferma sempre più come polo di eccellenza sanitaria e come punto di riferimento, non solo per la Sicilia, ma come è dimostrato dalla particolarità di diversi casi che negli ultimi tempi sono stati curati in maniera eccezionale ed innovativa, anche a livello nazionale", ha detto Fabrizio Micari, rettore dell'Università di Palermo.

"Oggi condividiamo con la cittadinanza un evento eccezionale, motivo di grande soddisfazione e di orgoglio di appartenenza per tutta la nostra comunità. Uno straordinario lavoro di squadra che ha coinvolto un nucleo interdisciplinare di professionisti di grande qualità cui va il mio personale ringraziamento. Ai genitori e al nuovo arrivato facciamo i migliori auguri da parte dell'intera Azienda", ha dichiarato Fabrizio De Nicola, Commissario del Policlinico.

Mentre Renato Venezia, docente di Ginecologia, ha spiegato il caso della paziente.  "La donna è venuta alla nostra osservazione per la presenza di petecchie emorragiche cutanee agli arti inferiori, presto propagate in tutto il corpo. Una consulenza con i colleghi dell'ematologia ha poi permesso la diagnosi di leucemia. La paziente ha portato avanti la gravidanza con coraggio e determinazione. La gravidanza è andata avanti senza complicanze ostetriche fino alla 35,4 settimana quando si è deciso di procedere al taglio cesareo in quanto era già stata raggiunta un maturità fetale soddisfacente. Il 23 aprile è venuto alla luce un bel bambino di chili 2,310 in perfette condizioni di salute e che non ha necessitato di cure intensive neonatali". La mamma, invece, ora può proseguire con le terapie tradizionali.