Palermo, fecero inalare a un neonato gas al posto di ossigeno: tre condannati
Sette anni fa, per errore, hanno somministrato a un bambino appena nato azoto: oggi non può né parlare né camminare
Tre anni di reclusione al titolare della ditta e al direttore dei lavori che sette anni fa hanno installato in modo errato l'impianto dell'ossigeno al reparto maternità del Policlinico di Palermo.
Per loro anche cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Un anno e sei mesi invece al direttore del dipartimento materno infantile, oggi in pensione. La sua pena è stata però sospesa. Ora, dopo sette anni di processo, la famiglia Vitale ha paura che il tutto cada in prescrizione.
I tre sono colpevoli di lesioni colpose gravissime ai danni di un bambino a cui alla nascita è stato somministrato, per errore, azoto al posto di ossigeno. Il tutto per una svista durante i lavori all'impianto del reparto di maternità del Policlinico. Quando è nato nel 2010 il bimbo dava segni di sofferenza, i medici decisero allora di fargli inalare ossigeno non sapendo che dal tubo però sarebbe uscito protossido di azoto, un gas anestetizzante. Oggi, a sette anni, il bimbino non è in grado né di parlare né di camminare e rimarra così per tutta la vita.