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Morte incinte, la task force del ministero esclude colpe degli ospedali

Non risulterebbero responsabilità degli enti secondo i primi esiti delle ispezioni volute da Beatrice Lorenzin dopo i quattro casi verificatisi in una sola settimana

Morte incinte, la task force del ministero esclude colpe degli ospedali - foto 1
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Gli ospedali non sarebbero responsabili delle morti delle quattro donne incinte in altrettanti nosocomi italiani alla fine di dicembre.

E' quanto risulterebbe dagli esiti delle ispezioni realizzate dalla task force voluta dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Le verifiche degli esperti si sono concluse e le relazioni finali saranno consegnate al ministero tra pochi giorni.

Morte incinte, la task force del ministero esclude colpe degli ospedali

I casi delle donne decedute, con i piccoli che portavano in grembo, si sono verificati, nell'arco di una settimana alla fine di dicembre, in quattro ospedali: il San Bonifacio (Verona), dove è morta in sala parto Anna Massignan; l'ospedale di Bassano del Grappa, dove gli ispettori inviati dal ministero hanno indagato sul decesso di Marta Lazzarin in una gravidanza arrivata alla ventisettesima settimana; l'ospedale Sant'Anna di Torino, dove è morta Angela Nesta, e l'ospedale di Brescia dove è morta dopo il ricovero Giovanna Lazzari.

In quest'ultimo caso, come reso noto dal direttore generale degli Spedali Civili di Brescia, Ezio Belleri, la causa del decesso è dovuta a un'infezione batterica.

Lo stesso ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, aveva sottolineato che il tragico susseguirsi di decessi in gravidanza nelle ultime settimane potrebbe essere "una drammatica casualità, alla quale bisogna però dare risposte". Il ministro aveva anche anticipato, in base ai primi risultati delle ispezioni, che nel caso dell'Ospedale Sant'Anna non emergevano "responsabilità dirette".