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Milano, trans ucciso con una "penna-pistola": arrestato un 42enne

La vittima era stata trovata dal suo coinquilino sul letto, con del sangue che gli fuoriusciva dalla bocca

Milano, trans ucciso con una
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Un italiano di 42 anni, Giovanni Amato, è stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Monza perché avrebbe ucciso con un colpo di pistola alla schiena un 43enne transessuale peruviano, il 4 febbraio a Cinisello Balsamo, nel Milanese.

L'uomo è accusato di omicidio volontario aggravato. L'arma usata dal killer è una piccola "penna-pistola".

La vittima era stata trovata dal suo coinquilino sul letto, con del sangue che gli fuoriusciva dalla bocca. Il medico legale aveva escluso, in prima battuta, una morte violenta. L'autopsia ha poi confermato la presenza di un piccolo foro da arma da fuoco sulla schiena e le indagini dei carabinieri di Sesto San Giovanni (Milano) hanno svelato che l'arma usata dal killer è proprio una piccola penna-pistola.

L'arrestato ha messo a segno una rapina all'indomani del delitto - L'arrestato, Giovanni Amato, è un netturbino di 43 anni: il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri di Sesto San Giovanni (Milano). L'uomo è anche uno degli autori della rapina e del ferimento a colpi di arma da fuoco di un 35enne cinese, proprietario di un bar a Segrate (Milano), messa a segno con un complice il giorno successivo il delitto.

Indagini partite da una testimonianza - Il movente è ancora in via di accertamento, ma non è escluso abbia agito anche in quel caso a scopo di rapina. I militari, coordinati dalla Procura di Monza, sono partiti da una testimone che ha detto di aver visto la vittima salire su una Fiat Punto in viale Fulvio Testi a Milano, intorno all'una del 4 febbraio. Poco dopo il 42enne aveva inviato un messaggio al suo coinquilino, avvisando che sarebbe rientrato a casa con un cliente.

Decisiva un'impronta lasciata dal killer su una lattina - "È stata un'indagine complessa - ha spiegato il procuratore della Repubblica di Monza, Luisa Zanetti -. I carabinieri hanno esaminato migliaia di fotogrammi di immagini di videosorveglianza, per risalire all'auto dell'omicida". La Fiat Punto aveva precise caratteristiche, un faro molto luminoso, specchietti e fiancate colorate, tuttavia non sufficienti per identificare il proprietario. Grazie a un'impronta lasciata dal killer su una lattina di coca-cola trovata in casa della vittima, i militari sono risaliti a lui quando era gia' stato arrestato per la rapina a Segrate.

Transessuale ucciso con una penna-pistola - La sua penna-pistola, dotata di silenziatore e potenziata, è risultata l'arma che ha ucciso il transessuale e ferito il titolare del bar, al quale sono stati sparati addosso oltre 4 colpi. Amato, già conosciuto dalle forze dell'ordine per reati di droga, è stato portato nel carcere di San Vittore (Milano).