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Cadavere di neonata in un centro rifiuti dell'Anconetano: "Era nata viva"

Ma probabilmente era già morta quando è finita nellʼautocompattatore

Cadavere di neonata in un centro rifiuti dell'Anconetano:
ansa

Il corpicino di una neonata è stato scoperto in una ditta di trattamento rifiuti di Ostra (Ancona), su un nastro trasportatore.

L'attività è stata immediatamente bloccata. Il pm di turno ha aperto un fascicolo per infanticidio e disposto l'autopsia. L'ipotesi più probabile è che la piccola, di carnagione bianca, sia stata abbandonata poco dopo la nascita in un cassonetto: la neonata aveva ancora attaccato parte del cordone ombelicale.

Nata viva e abbandonata subito dopo la nascita tra i rifiuti, senza essere accudita né allattata dalla madre. Il destino della neonata, il cui corpo straziato è stato ritrovato giovedì in un centro rifiuti di Casine di Ostra era già segnato ancora prima di finire nel camion che l'ha raccolta in mezzo all'indifferenziata 'ingombrante'. Lo dice l'autopsia eseguita ad Ancona. Il pm Serena Bizzarri procede contro ignoti per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Mentre i carabinieri cercano la madre, forse originaria del Nord Africa o del Sud Est asiatico: avrebbe abbandonato la piccina nelle 24 ore prima del ritrovamento. Le condizioni del corpo, rinvenuto in un sacco dell'indifferenziata, non hanno permesso per ora di individuare la causa delle morte forse attribuibile all'inedia, al freddo o a un arresto cardiocircolatorio, conseguenti alle mancate cure dopo la nascita.

Il medico legale Adriano Tagliabracci ha eseguito il prelievo del Dna per eventuali comparazioni, quando e se verrà trovata la madre. Non hanno dato esito al momento la verifiche compiute dei militari di Senigallia, guidati dal magg. Cleto Bucci, su ospedali, strutture sanitarie e consultori a cui avrebbe potuto essersi rivolta la puerpera. Le indagini proseguono per risalire al punto di raccolta dei rifiuti in cui è stata abbandonata la piccola. Le ricerche, che spaziano tra le province di Ancona, Pesaro e Perugia, si concentrerebbero però nel Senigalliese. I carabinieri stanno controllando in particolare dieci stazioni dove i mezzi hanno prelevato rifiuti il giorno prima che la neonata venisse trovata, e anche i video di alcune telecamere di sorveglianza: un'operazione molto lunga e complessa vista l'enorme mole di rifiuti, circa 21 tonnellate, presente nel capannone e all'esterno dell'azienda dove, dopo i necessari atti d'indagine, l'attività è proseguita regolarmente.

Saranno i risultati definitivi dell'autopsia, che verranno depositati entro 60 giorni, a dare risposte più precise sulle cause di morte. In particolare dagli esami del sangue e degli altri reperti biologici, si potrà capire l'origine della bimba. Un elemento che potrebbe facilitare la ricerca della madre. Di certo, la piccina non è sopravvissuta a lungo in quelle condizioni. In stato di choc gli operai che durante la 'cernita' dell'indifferenziata hanno fatto la macabra scoperta. "Ho ancora la pelle d'oca, sto tremando - dice una di loro - non ce la faccio a lavorare così".