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Tornado, trovata una scatola nera Gli investigatori: "Possibile errore umano"

Testimoni raccontano di aver visto i jet sfiorare le case. LʼAeronautica: "Erano a 600 metri". Gli investigatori intanto hanno sequestrato i filmati amatoriali

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E' stata ritrovata una delle scatole nere dei due Tornado schiantatisi sulle colline sopra Ascoli Piceno, mentre continuano le ricerche tra i relitti dei due aerei e montano le polemiche sul tragico incidente. "Volavano troppo bassi", raccontano diversi testimoni che hanno assistito allo scontro. C'è chi dice che i jet sono arrivati a sfiorare le case. Intanto dalla Procura si fa largo l'ipotesi che vi sia stato un errore umano.

Tornado, trovata una scatola nera Gli investigatori: "Possibile errore umano"

Prevale l'ipotesi dell'errore umano - L'ipotesi prevalente è l'errore umano. Lo ha detto una fonte investigativa al termine di un incontro con il pm Umberto Monti che coordina l'inchiesta. La Procura ha fatto sapere che acquisirà, oltre ai tracciati radar e ai piani di volo dei due velivoli, uno "storico" di piani di voli precedenti sulla stessa rotta.

Polizia: "Scatola nera non integra" - La scatola nera, rinvenuta sulle colline fra Tronzano e Casamurana, non è integra, secondo quanto si apprende da fonti investigative. Lo strumento, un contenitore di colore arancione grande come una scatola da scarpe, è stato posto sotto sequestro dalla polizia e dovrà ora essere sottoposto a una serie di accertamenti tecnici. A trovare la scatola nera è stata una delle squadre miste che hanno perlustrato la zona in cui sono precipitati i due velivoli. L'ha recuperata un mezzo aereo con un verricello dopo l'avvistamento dall'alto della scatola, che è di colore arancione. La strumentazione che ha registrato l'attività di volo dei due caccia viene ora presa in consegna dall'Aeronautica per cercare di fare luce su quanto accaduto.

Sequestrati i video amatoriali girati in zona - Dal momento che è risultato che gli aerei volassero a quota molto bassa, gli investigatori hanno sequestrato i filmati amatoriali, in modo da cercare di stabilire l'esatta altezza di volo, tanto più che pochi istanti prima di schiantarsi i Tornado erano scomparsi dai radar.

L'Aeronautica militare ha comunicato che i due jet volavano in quell'area a 600 metri di altezza. Il colonnello Urbano Floreani non vuole nemmeno considerare l'ipotesi che i suoi quattro colleghi - Alessandro Dotto, Giuseppe Palminteri, Mariangela Valentini e Paolo Piero Franzese - siano morti per una sorta di sfida tra di loro. "Non scherziamo", dice a Il Corriere. "Erano piloti esperti e con numerose missioni operative alle spalle. Non c'è ragione di pensare che non si siano attenuti alle regole del volo".

Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, parla di aerei efficienti, ribadendo che le missioni addestrative sono "in regola con le norme". Ma da varie parti politiche, dal Pd, a Sel a M5S, si levano richieste di chiarimenti. I chiarimenti tecnici dovrà darli una commissione istituita dall' Ispettorato alla sicurezza del volo, mentre la Procura di Ascoli sottolinea ancora una volta la sua competenza sulla vicenda, aprendo un fascicolo per disastro colposo.

Acquisiti tracciati radar e comunicazioni - La Procura di Ascoli Piceno ha disposto l'acquisizione dei tracciati radar relativi ai voli militari effettuati sulla dorsale adriatica il 19 agosto e tutte le comunicazioni radio avvenute tra le basi dell'Aeronautica Militare e i piloti dei due Tornado.