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Lucca, nata da genitori divorziati: il prete nega il catechismo a una bimba

La denuncia è della madre: "Mia figlia non deve fare le spese di una mia scelta personale". Il parroco intanto prende tempo "per riflettere sulla richiesta"

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-afp

I genitori sono divorziati quindi la figlia non può frequentare il catechismo. Sarebbe questa la motivazione che ha impedito a una bambina di Lammari, frazione di Capannori vicino Lucca, di frequentare il corso per fare la prima comunione. Come si legge su Il Tirreno, è stata la madre a denunciare l'accaduto: "Mia figlia non deve pagare per le mie scelte". Il parroco replica: "Ho solo chiesto tempo".

Una giovane madre, nonostante gli altri due figli nati dal precedente matrimonio avessero già frequentato il catechismo e fatto la prima comunione, si è vista rifiutare dal parroco la richiesta per la bimba più piccola. "È da gennaio che la manda per le lunghe e la risposta è sempre stata che c'è un problema col passato dei genitori", ha raccontato la donna.

La madre, che ora vive con un nuovo compagno, da dieci mesi sta cercando di iscrivere la figlia al catechismo ma il parroco avrebbe rifiutato perché la bimba, a differenza degli altri due figli, sarebbe nata fuori dal vincolo del matrimonio. "In quanto figlia di divorziati, la mia bambina non può partecipare al catechismo come le altre. Tutto questo è assurdo. Sono divorziata, ma si tratta di una scelta personale di cui non devo rendere conto alla parrocchia e di cui ovviamente non deve fare le spese la mia bambina. I miei figli più grandi frequentano regolarmente il catechismo e vivono sotto lo stesso tetto della più piccola. Possibile che ci sia questa disparità di trattamento? Non è giusto".

Ma la replica del prete lascerebbe uno spiraglio. Il sacerdote sostiene di aver chiesto alla donna solo "tempo per riflettere".