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Tentato ricatto a Berlusconi, leader di Forza Italia sentito da pm

Una ragazza minacciava di rivelare notizie false e chiedeva un milione di euro. "Sono dispiaciuto per lei", ha detto Berlusconi uscendo dalla Procura

Silvio Berlusconi ha testimoniato in Procura a Milano nel'ambito dell'inchiesta che lo vede parte lesa sulle presunte estorsioni subite da alcune ragazze già testimoni nei processi sul caso Ruby.

E' stato lo stesso ex premier nei mesi scorsi a denunciare in Procura le pressioni subite dalla 35enne Giovanna Rigato, che gli avrebbe chiesto un milione di euro per non diffondere rivelazioni capaci di danneggiarlo.

"Mi chiedeva un milione per tacere. Minacciandomi, in caso contrario, di fare rivelazioni alla magistratura e di dare notizie alla stampa in grado di danneggiarmi". Così Silvio Berlusconi, stando a quanto si è potuto apprendere, ha ribadito davanti ai pm di Milano le sue accuse nei confronti di Giovanna Rigato, una delle ragazze ospitate alle serate di Arcore e poi sentita come testimone nei processi relativi al cosiddetto caso Ruby.

Alla deposizione era presente anche l'avvocato Niccolò Ghedini. La presenza del legale si è resa necessaria perché Berlusconi è imputato in procedimento connesso (di recente è stato rinviato a giudizio nel procedimento Ruby ter con l'accusa di corruzione di testimoni)e, in quanto tale, avrebbe anche potuto avvalersi della facoltà di non rispondere. Invece ha deciso di accogliere l'invito dei pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio che lo hanno convocato in Procura e di rispondere alle loro domande.

"Sono dispiaciuto per lei" - Berlusconi si è detto "dispiaciuto" per la ragazza che ha denunciato e ha ricordato ai pm le difficoltà che anche le altre stanno attraversando da quando è iniziata l'inchiesta sul Rubygate. La deposizione è durata due ore e mezza. La giovane showgirl avrebbe iniziato a chiedere i soldi a partire dallo scorso settembre e, da quanto si è saputo, rivolgendosi direttamente anche all'ex premier (con visite ad Arcore), oltre che ai suoi legali, dicendo che se non avesse ottenuto quanto richiesto sarebbe andata a parlare sui media delle serate a villa San Martino.

Anche battute durante la sua testimonianze - Durante la sua audizione davanti ai pm Tiziana e Luca Gaglio, l'ex premier si è lasciato scappare qualche battuta anche ironica. E quando i magistrati gli hanno fatto notare notare che per il caso Ruby ter il fascicolo è aperto dal 2013 e quindi, di non accusarli di voler intralciare il suo percorso politico, fermato dalla sospensione dovuta alla legge Severino, lui ha replicato scherzando: "vi siete mossi in anticipo".