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Strage di Erba, Rosa e Olindo tentano la revisione del processo

A undici anni dallʼevento di cronaca che sconvolse il comasco, la coppia vuole portare nuove prove della propria innocenza

E' fissata per il 5 aprile l'udienza decisiva per la difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi, che punta a chiedere la revisione del processo sulla strage di Erba.

Secondo quanto riporta "Il Giorno", a undici anni dal massacro che costò la vita a quattro persone, i due, condannati all'ergastolo come unici responsabili, sperano di far riaprire il caso puntando su reperti mai esaminati nell'inchiesta.

Toccherà alla prima sezione della Cassazione decidere sulla istanza dei difensori che chiedono che venga annullata l'ordinanza con cui la Corte d'appello di Brescia ha dichiarato inammissibile il ricorso della difesa. Una volta annullata questa, dovrebbe poi toccare all'Appello bresciano, in quanto giudice di revisione, disporre l' incidente probatorio.

Gli avvocati, e Rosa e Olindo di conseguenza, intanto possono avere una punta di ottimismo dopo che il sostituto procuratore generale Massimo Galli ha depositato la sua requisitoria scritta giudicando fondato il ricorso.

I legali della coppia vogliono portare all'incidente probatorio tutta una serie di tracce biologiche non rilevate nelle indagini: da alcune presenze pilifere sulla felpa del piccolo Youssef ai margini ungueali del bambino, mai analizzati. E poi ancora le unghie delle altre tre vittime, non esaminate nella loro interezza, una macchia di sangue sul terrazzino di Raffaella, mozziconi di sigaretta e i giubbotti di Raffaella Castagna, Valeria Cherubini e Paola Galli.