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Pontida, parcheggi rosa solo per le donne etero: dopo le polemiche il comune leghista fa dietrofront

Nella delibera era specificato che il nucleo familiare composto da un uomo e una donna a fini procreativi, escluse dunque le donne omosessuali

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Dietrofront del comune leghista Pontida (Bergamo), dopo le polemiche suscitate dalla delibera per i parcheggi rosa riservati solo alle mamme eterosessuali.

"Il primo atto giovedì sarà la modifica del regolamento. I parcheggi rosa sono destinati a tutte le mamme e le donne che aspettano un bambino. Senza alcuna distinzione", hanno affermato il sindaco di Pontida Luigi Carozzi e il segretario provinciale della Lega Daniele Belotti.

Nella delibera veniva precisato il concetto di "donna", quale componente esclusivamente di una "famiglia naturale". "Ai fini del presente regolamento - si legge nella delibera, che sarà modificata - per ‘nucleo familiare naturale' si intende una famiglia composta dall'unione di un uomo ed una donna a fini procreativi". Nell'articolo 4 del regolamento comunale per la gestione dei parcheggi, redatto dall'assessore al Territorio, Ambiente ed Ecologia Emil Mazzoleni della giunta leghista e approvato durante la seduta del 2 settembre, con 8 voti favorevoli e 2 contrari, si spiegava che “possono richiedere il rilascio gratuito di idoneo permesso risultante da tessera esclusivamente le donne appartenenti a un nucleo familiare naturale e cittadine italiane o di un paese membro dell'Unione Europea“.

Conteneva anche le deroghe per tutelare le ragazze madri e, solo in alcuni casi, per permettere il parcheggio anche a donne non residenti nel comune di Pontida, a patto sempre che siano italiane (o al massimo europee) e sposate (o conviventi) con un uomo italiano o europeo.

Le polemiche - “È una scelta inconcepibile e inaccettabile, non riesco quasi a trovare delle parole per esprimere il mio dissenso. Durante il consiglio comunale di sabato mi sono rivolto anche alle due donne della maggioranza, due ragazze che ancora non sono madri: ho chiesto come hanno potuto votare a favore di un provvedimento tanto discriminante per altre donne", aveva attaccato il capogruppo di Viviamo Pontida. "Con questa decisione qualcuno sostiene che a Pontida esistono delle donne di serie A e di serie B. Si può essere più cattivi?”.

“La Lega continua a compiere scelte discriminatorie, che si traducono in politiche vergognose in spregio alla nostra Costituzione. La traduzione della delibera è chiara se: sei extracomunitaria, omosessuale o solo convivente in quei parcheggi rosa non puoi posteggiare. Anche se c'è una donna in gravidanza. È una follia che unisce razzismo e omofobia. Ma la valutazione non è solo politica. C'è un dato oggettivo, ossia la violazione della Costituzione, che tutela la maternità senza discriminare in base alla in base alla nazionalità o alle condizioni personali e sociali o al sesso. Siamo quindi pronti a sostenere il ricorso al Tar per la richiesta di annullamento di un atto amministrativo che conferma la pericolosa escalation di discriminazione da parte della Lega", avevano dichiarato il deputato e il segretario di Possibile, Pippo Civati, e il parlamentare Andrea Maestri.