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Pensionata uccisa ad agosto nel Milanese, arrestato un vicino di casa

Il movente dellʼomicidio sarebbe una rapina finita male: lʼuomo avrebbe aggredito Antonietta Migliorati, accoltellandola e portandole via la fede, un orologio dʼoro, una collana e un orecchino

Pensionata uccisa ad agosto nel Milanese, arrestato un vicino di casa - foto 1
carabinieri

Per l'omicidio di Antonietta Migliorati, pensionata 73enne uccisa il 17 agosto nella sua abitazione di Rho, nel Milanese, i carabinieri hanno arrestato un 53enne vicino di casa della donna.

A trovare il cadavere dell'anziana, nel bagno, era stata la figlia della pensionata, che non riusciva a contattare la madre. Sul cadavere erano state trovate diverse ferite da arma da taglio al collo e alla gola. Il movente sarebbe una rapina finita male.

Renato Modugno, il 53enne arrestato dai carabinieri per l'omicidio di Antonietta Migliorati, ha precedenti per rapina e furto risalenti a metà degli anni '80.

Secondo quanto accertato dagli investigatori il movente dell'omicidio sarebbe una rapina finita male: l'uomo infatti avrebbe aggredito la pensionata nel salotto della sua abitazione, accoltellandola poi in bagno e infine portandole via la fede, un orologio d'oro, una collana e un solo orecchino dei due che indossava. E' stato inchiodato dal Dna trovato sul corpo della vittima, uccisa con nove coltellate. L'arma del delitto non è mai stata ritrovata, cosi' come la refurtiva.

Modugno abita a Varese, ma per un lungo periodo è stato il vicino di casa della donna e continuava a frequentare il palazzo poiché l'ex moglie vive ancora al piano superiore della Migliorati. Modugno aveva chiesto un prestito di 3.100 euro in banca ma gli era stato negato a luglio, poche settimane prima dell'omicidio.

In più occasioni, come risulta da intercettazioni, aveva manifestato la sua arroganza e il tono minaccioso ripetendo di essere armato e pronto a tutto perché non aveva "niente da perdere". Nel corso delle indagini è emerso che sarebbe coinvolto in un giro di spaccio che ha portato alla denuncia di altre persone