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Milano, Renato Vallanzasca condannato a 10 mesi di carcere per furto mutande

Lʼepisodio era già costato la revoca della semilibertà allʼex re della mala milanese. Ora rischia di non ottenere più benefici durante la detenzione

renato vallanzasca
ansa

Renato Vallanzasca, noto protagonista della mala milanese, è stato condannato a 10 mesi dal tribunale di Milano con l'accusa di tentata rapina impropria per aver rubato due paia di mutande e altri oggetti di scarso valore in un supermercato lo scorso giugno. Con questa condanna rischia di non ottenere più benefici durante la detenzione.

Milano, Renato Vallanzasca condannato a 10 mesi di carcere per furto mutande

Il giudice ha inflitto a Vallanzasca una pena più alta di quella chiesta dal pm di Milano Angelo Renna, che aveva chiesto otto mesi di reclusione. Vallanzasca è stato condannato anche a 300 euro di multa.

Questa condanna potrebbe costare il carcere a vita per Vallanzasca, ex capo della cosiddetta "banda della Comasina" condannato a 4 ergastoli e 296 anni di carcere. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano infatti gli ha revocato, a luglio, il regime di semilibertà (andava a lavorare durante il giorno e tornava in carcere a dormire la sera). Beneficio di cui l'ex capo della mala milanese godeva dall'ottobre del 2013.

Nel corso dell'udienza, tra l' altro, Vallanzasca è apparso a più riprese molto nervoso. Mentre testimoniava uno dei responsabili del supermercato, Vallanzasca, passeggiando avanti e indietro dentro la gabbia, ha detto più volte "dice il falso, si sta facendo un film". E poi quando il giudice ha negato la possibilitò di un confronto in aula tra lui e l'addetto alla sorveglianza che lo fermò quel pomeriggio, ha esclamato "se il confronto non si può fare, allora me ne vado". Cosa che ha fatto ed è stato accompagnato fuori dalle guardie penitenziarie, senza tornare in aula per la lettura della sentenza.