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Milano, aggressore scarcerato: da Sala alla Lega, protestano tutti | Ma è stato rimpatriato

Il gip ha deciso la scarcerazione perché lʼuomo che aveva tentato di accoltellare un agente in stazione centrale "voleva solo divincolarsi"

Milano, aggressore scarcerato: da Sala alla Lega, protestano tutti | Ma è stato rimpatriato - foto 1
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Non si placano le polemiche sulla decisione del gip Maria Vicidomini di scarcerare Saidou Momodou Diallo, il 31enne che lunedì ha tentato di accoltellare un agente alla stazione Centrale di Milano.

Le critiche accomunano sinistra e destra: per il sindaco Giuseppe Sala si tratta di una decisione "che lascia a bocca aperta", Stefano Parisi parla di "perdita di credibilità delle istituzioni". Diallo, nel frattempo, è stato rimpatriato.

Fanno discutere le motivazioni della decisione. Nelle 6 pagine di provvedimento di scarcerazione, infatti, si spiega come Diallo avrebbe sferrato il colpo alla schiena (peraltro provocando solo un piccolo taglio al giubbetto antiproiettile), in un punto privo di organi vitali. Non avrebbe quindi voluto uccidere ma solo tentare di liberarsi dalla presa degli agenti.

Il rimpatrio - Diallo, rimesso in libertà dal gip di Milano, è stato rimpatriato verso il paese di origine, la Guinea, dall'aeroporto di Milano Malpensa, in esecuzione del provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Sondrio il 4 luglio 2017.

Le polemiche politiche - Intanto la polemica politica si infiamma. Il deputato Pd Emanuele Fiano dice che l'unico interesse è che "questa persona, che non doveva rimanere in Italia, venga portata fuori dal Paese", il segretario della Lega Paolo Grimoldi invece si chiede se non basti aver tentato di accoltellare un poliziotto "per farsi più di due giorni di carcere".

Controllore aggredito a Lodi, arrestato africano - Intanto un nuovo caso di aggressione getta benzina sul fuoco di un tema che resta caldissimo. Il caso è avvenuto su un treno Piacenza-Milano, dove un controllore di 45 anni è stato ferito con una coltellata alla mano da un uomo di origini africane al quale erano stati chiesto biglietto e documenti. L'uomo si è dato alla fuga ed è stato fermato solo in serata, dagli uomini della Polfer, alla stazione di Codogno. Per protestare contro le condizioni sempre più ai livelli minimi di sicurezza, lesigle di categoria hanno indetto uno sciopero di otto ore per lunedì prossimo, che riguarderà tutto il personale di bordo, macchinisti e controllori.