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Delitto nel camper a Milano: arrestato dai carabinieri l'assassino del 23enne

Eʼ un salvadoregno, rintracciato nel capoluogo lombardo mentre si stava recando presso il centro televisivo Rai per partecipare come comparsa a una trasmissione: lʼomicidio dopo una furibonda lite per un cellulare. A luglio nello stesso camper un altro morto

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I carabinieri hanno arrestato il presunto assassino di Andrea Pobbiati, l'uomo trovato ucciso in un camper nella periferia milanese: è il 20enne salvadoregno Bryan Ernesto Soto Valladares, bloccato mentre si recava presso un centro televisivo dove, come la vittima, lavorava come comparsa. Pobbiati, un 23enne incensurato, viveva da alcuni mesi all'interno del camper che gli era stato dato in affitto da un 50enne.

Valladares deve rispondere di omicidio volontario (aggravato dall'abuso di alcol) e rapina poiché dopo l'omicidio ha portato via il cellulare ad Andrea Pobbiati, che in un primo momento era stato accusato a sua volta dal sudamericano di avergli rubato il telefonino. A incastrarlo è stato proprio il cellulare, che gli investigatori gli hanno trovato addosso quando lo hanno bloccato all'ingresso degli studi Rai dove era atteso per partecipare, come comparsa tra il pubblico, alla registrazione di una puntata del programma "Detto fatto".

Ai pm il salvadoregno ha detto di aver accoltellato Pobbiati (ucciso con oltre 20 fendenti) per legittima difesa: secondo il suo racconto, il 23enne lo avrebbe aggredito con il coltello dopo essere stato accusato di furto. L'omicidio è avvenuto tra le 12.30 e le 13 di domenica.

Venerdì i due si erano incontrati al mattino per comprare alcolici, hanno passato la giornata assieme nel camper, si sono ubriacati e il sudamericano ha dato a Pobbiati il cellulare per scaricare alcune canzoni. Attorno alle 20 se ne è andato e ha raggiunto con difficoltà (a causa dello stato di alterazione) la casa dello zio a Gorgonzola.

Il giorno dopo ha smaltito la sbornia e domenica si è accorto di non aver con sé il cellulare e i 160 euro appena incassati per il lavoro mensile da comparsa in tv. E' quindi andato da Pobbiati - che gli avrebbe offerto della sambuca alle 10.30 - ed scoppiata la lite culminata con l'omicidio.

Valladares è quindi tornato a casa e ha gettato gli abiti nell'Adda. Ma ha tenuto le scarpe sporche di sangue. Martedì si è presentato agli studi Rai come da calendario ed è stato arrestato. A incastrarlo è stato un sms inviato venerdì da Pobbiati alla fidanzata (una sudamericana di 20 anni) in cui diceva di essere con Bryan. La ragazza ha raccontato che era un amico conosciuto al lavoro e così è emerso che il salvadoregno era l'unico del giro con quel nome.

Nello stesso camper un altra vittima a luglio - Nel camper dove Pobbiati è stato ucciso, il 6 luglio era già morto un ragazzo: Elio Diego Alejandro Enciso Flores, peruviano di 20 anni, era stato stroncato da un mix di alcol, farmaci e Coca Cola nel corso di una serata organizzata dallo stesso Pobbiati per festeggiare il conseguimento del diploma. La vittima era un compagno di classe di Pobbiati, e assieme a loro due c'era anche un altro italiano che aveva appena conseguito il titolo di studio.