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Genio informatico a 15 anni: potrebbe essere il primo santo 2.0

Per Carlo Acutis, morto per una leucemia fulminante dieci anni fa, già si parla della possibilità di diventare il patrono di Internet

Era un "creativo hi-tech", gli piacevano Internet e il calcio, aveva tanti amici ma passava anche pomeriggi interi con i clochard.

E adesso Caro Acutis, nato nel 1991 e morto dieci anni fa a 15 anni per una leucemia fulminante, potrebbe diventare il patrono del Web. Si sta infatti pensando alla beatificazione per questo ragazzo scomparso all'improvviso, con parecchie qualità molto speciali.

A Milano la prima tappa del processo di beatificazione si conclude il 23 novembre, quando l'arcivescovo Angelo Scola dichiarerà chiusa questa fase, come racconta il "Corriere della Sera". C'è già l'idea di farlo patrono di Internet, come azzarda monsignor Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la comunicazione della Santa Sede. "Era una grande appassionato di personal computer, come si diceva allora", ricorda. I documenti scritti su di lui per la causa di beatificazione lo descrivono come "un adolescente del nostro tempo".

"Aveva qualità, energie e carisma fuori del comune", assicura la mamma, Antonia. A sette anni supera un esame tenuto da monsignor Pasquale Macchi, ex segretario di Papa Paolo VI, per ricevere la comunione in anticipo. A 8-9 anni vuole il suo primo computer e si diverte a impaginare un giornalino, a creare video e animazioni con cui fa divertire i suoi amichetti. Un piccolo genio informatico, insomma, ma anche un innamorato della fede.

E' sempre la mamma a raccontare di aver riscoperto la fede grazie a lui, che andava a messa tutti i giorni faceva il catechista. Andava a fare volontariato con i clochard e assistenza nelle mense dei poveri. "Conosceva tanta gente - ricorda la signora Antonia -. Al suo funerale erano in tanti quelli che io non avevo mai visto. Ma lui sì. Andava in giro nel quartiere e parlava con tutti". Registrò un video in cui chiedeva di essere sepolto ad Assisi. E quel desiderio è stato prematuramente esaudito. Adesso scatta la seconda parte del processo di beatificazione, in cui saranno esaminati alcuni particolari che potrebbero essere valutati come miracoli, condizione necessaria perché la causa vada a buon fine.