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Delitto Macchi, "Binda venne da noi per le condoglianze, era disperato"

A parlare è Paola Bettoni, la madre della studentessa uccisa nel Varesotto nel 1987. Dopo il funerale, il presunto assassino fece visita alla famiglia

Delitto Macchi,
dal-web

"Stefano Binda venne a casa da noi per le condoglianze.

Rimase a cena e preparai una torta di mele. Era addolorato e disperato per quanto successo". A parlare è Paola Bettoni, madre di Lidia Macchi, la studentessa di Varese uccisa 29 anni fa. Per il delitto è accusato un suo ex compagno di liceo, mai entrato nel giro dei sospettati nel corso delle indagini.

"Binda venne insieme a don Giuseppe Sotgiu. Erano legatissimi e il sacerdote era in ottimi rapporti con mia figlia. Come era Binda? - racconta la donna al Corriere della Sera - . Era gentile ed educato". Da quella sera Binda non si fece più vedere, neanche alle cerimonie di suffragio.

"Non so se sia l'unico responsabile, credo ma potrei sbagliarmi che le indagini non siano terminate", continua la donna. Già all'epoca, denuncia Paola Bettoni, si sarebbero potute fare perizie grafologiche o utilizzare meglio l'esame del Dna "per compiere verifiche più appronfondite".